Ladri nell’outlet, commerciante minacciata

"Se chiami le forze dell’ordine, ti facciamo male". Finanziere fuori servizio riesce a bloccare uno dei malviventi, caccia al complice

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Provano a rubare dei giubbotti di marca in un negozio di abbigliamento, e quando la proprietaria li invita a rimettere a posto la merce, per tutta risposta la minacciano. "Se chiami i carabinieri, ti facciamo del male". Questo avrebbero detto alla commerciante i due ladri, entrambi magrebini, che nel tardo pomeriggio di giovedì hanno tentato un furto nell’Outlet Moda di via Einaudi, nella zona commerciale di Civitanova. L’episodio si è verificato verso le 18.30 ed è grazie a un agente della Guardia di finanza – operativo nella caserma di Civitanova – se uno dei due balordi è stato bloccato e adesso dovrà presentarsi davanti al giudice per difendersi dall’accusa di tentato furto. È invece riuscito a scappare il suo complice, inseguito sotto gli occhi dei passanti e dei clienti dei negozi della zona commerciale. Secondo una prima ricostruzione, i due ladri sono entrati nel negozio e stavano manovrando per arraffare una paio di giacconi griffati e per uscire senza pagare, quando la titolare li ha visti e li ha affrontati, avvertendoli che se non avessero rimesso i capi al loro posto sugli scaffali, avrebbe chiamato le forze dell’ordine per farli fermare. A quel punto, i due balordi hanno reagito e l’hanno minacciata: "Se chiami qualcuno, ti facciamo del male". Sono stati dei momenti di paura nel negozio ed è stata lucida la commessa, che senza farsi vedere è riuscita a telefonare al finanziere, il marito della titolare dell’outlet, che si è precipitato in via Einaudi, avvertendo però nel frattempo i carabinieri, affinché anche loro potessero raggiungere velocemente il negozio per neutralizzare i balordi. Il finanziere ha inseguito uno dei due ladri ed è riuscito a immobilizzarlo nella zona del distributore, mentre l’altro si è dato alla macchia e al momento è ancora ricercato. È in carico ai carabinieri della Compagnia di Civitanova l’indagine per la definizione dell’impianto accusatorio a carico dello straniero, che è stato bloccato. A lui potrebbero essere contestati il tentativo di furto e da valutare anche le minacce. L’uomo sarebbe stato ascoltato anche con l’obiettivo di ottenere delle informazioni per arrivare all’identificazione del complice, ancora ricercato.