Macerata, ladro in coma dopo colpo di pistola. "E' un bravo ragazzo"

A breve la decisione se staccare le macchine che lo tengono in vita. La cugina: "Non si possono ammazzare le persone"

Il padre dell'albanese (foto Calavita)

Il padre dell'albanese (foto Calavita)

Macerata, 27 febbraio 2017 – "Dio mio, ma perché?". Piange disperata la fidanzata di Klodjan Hysa, l’albanese di 35 anni ricoverato in coma irreversibile dopo che venerdì scorso era stato ragiunto da un proiettile alla testa sparato da un carabiniere a Monte San Giusto (guarda le foto). Il 35enne, ora indagato per furti tentati e ricettazione, aveva provato a scappare nonostante l’alt dei militari tentando di investirli alla guida di una Fiat Bravo, rubata a Terni.

Klodjan è albanese di Milot, 35 anni, era in Italia da circa 13. Al suo fianco anche il padre, la cugina, lo zio e la fidanzata che vive a San Benedetto. "È un bravissimo ragazzo – assicura il padre, disperato-. Generoso, sempre pronto ad aiutare tutti".  Non nasconde invece la rabbia la cugina. “Possono fare quello che vogliono, ma non ammazzare le persone - sottolinea rivolta ai carabinieri -. Non è facile per noi adesso. Tra poco probabilmente staccheranno i macchinari".  “Klodjan è con Dio”, questo dicono le mani dello zio di Klodjan che non sa parlare italiano, ma con gesti fa capire che suo nipote è come se fosse già volato in cielo.

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Non c'è ancora l'ufficialità della morte del 35enne albanese. La commissione medica (composta da un neurologo, un rianimatore e un medico legale) sta svolgendo l’esame clinico in queste ore. Iniziato stamattina alle 10, terminerà alle 16. A quell'ora si deciderà se staccare o meno i macchinari che tengono in vita Hysa, in coma irreversibile. Tutta la famiglia, tranne la mamma, che è malata, è venuta dall'Albania. “Siamo partiti dal nostro Paese e ieri abbiamo raggiunto Roma, poi Macerata”, spiega un altro zio della vittima, in un italiano stentato.

 Il carabiniere è indagato per lesioni colpose gravissime per eccesso di legittima difesa. Se il 35enne dovesse morire, l’ipotesi di reato per il carabiniere diventerebbe omicidio colposo legato a eccesso di legittima difesa.