MARTINA DI MARCO
Cronaca

L’agonia del mercato: "Situazione disastrosa, sempre più difficile raggiungere il centro"

Gli ambulanti alle prese con un calo significativo del giro d’affari "Servirebbe una navetta per incentivare le persone a venire. Tanti preferiscono le bancarelle di Villa Potenza: sono più comode".

L'ambulante Rossano Raffaeli

L'ambulante Rossano Raffaeli

"Situazione disastrosa: pochissime vendite e persone. Aiuterebbe una navetta che porta gente in centro". Sono parole di sconforto quelle degli ambulanti per le vie del centro città, che da anni animano il mercato del mercoledì. Al centro delle loro lamentele c’è la difficoltà per i curiosi di raggiungere Macerata e la conseguente perdita di guadagno per chi li aspetta.

"Qui siamo decentrati, non ci sono mezzi che portano gente in centro e questo determina il poco movimento – spiega Marco Colagrande, della bancarella di intimo in piazza della Libertà –. Spesso i clienti si fermano in viale Trieste e piazza Mazzini, o addirittura preferiscono il mercato a Villa Potenza che c’è il nostro stesso giorno. Quando, tempo fa, ci hanno dislocato in viale Puccinotti per le vacanze natalizie, per me andava bene; poi però siamo tornati in piazza".

"Considerando che Macerata è una città in collina, c’è da essere contenti per come va – afferma Tonino Bellabarba dalla sua bancarella di cappelli –, anche perché tutti i mercati sono scesi almeno del 40%. Qui la posizione resta buona e si lavora ancora, anche se poco".

Forte è il calo registrato da Enrico Gasparroni, con postazione in via Gramsci: "Il bilancio è disastroso, poca è l’affluenza di persone e le vendite sono in forte calo. Prima il mercato era concentrato tutto in centro, piaggia della Torre e piazza Mazzini, adesso si è allungato fino ai Cancelli e si è smembrato. Inoltre, si è dequalificato a livello di offerta: accanto alle solite postazioni ci sono bancarelle che vendono l’usato a pochissimo e non aiutano il commercio degli altri. Sarebbe opportuno organizzare due mercati distinti".

Dello stesso parere è Giuseppe Aquilanti, presente ogni mercoledì con le sue scarpe in piazza Cesare Battisti. "Per i clienti è sempre più difficile venire qui – dice Aquilanti – e gli stessi ambulanti, nei giorni di tempo incerto, non vengono proprio o vanno via a metà mattinata. La cosa sbagliata, per me, è stata creare a Villa Potenza un mercato molto grande che ci fa concorrenza lo stesso giorno e che è più comodo dal punto di vista del parcheggio. Qui a Macerata sarebbe una buona idea rimettere delle navette che portino su le persone il mercoledì".

Bilancio negativo anche per chi vende frutta e verdura, sotto il loggiato di piazza Vittorio Veneto. "È un disastro – sono le parole di Rossano Raffaeli –, soprattutto da dopo il periodo Covid si è notata tanto la differenza. Parlando col sindaco, tempo fa, si era pensato di portarci fuori dalle mura, che per noi andrebbe bene perché è una zona più facile da raggiungere; allo stesso modo a me andrebbe bene legarmi al mercato di Villa Potenza".

"Il lavoro è diminuito tantissimo, prima in due non riuscivamo a stare al passo con la quantità di persone che arrivava – dice qualche passo più avanti Cinzia Contigiani –, adesso i clienti sono pochi e spendono molto meno. Non c’è più margine di guadagno, ho valutato anche di spostarmi a Villa Potenza".