L’Alfa nera e la corsa col tricolore Il raid di Traini rivive in una fiction

Una troupe della Rai in città per girare alcune scene con la collaborazione della polizia municipale

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Un’Alfa Romeo nera in piazza della Vittoria, un ragazzo con un tricolore sul monumento ai caduti: Macerata ha rivissuto l’incubo del raid razzista di Luca Traini, ma solo per fiction. Martedì infatti le troupe della Rai hanno girato alcune scene per mostrare cosa avvenne in città il 3 febbraio del 2018. Un attore, nel ruolo di Luca Traini, ha ripercorso i punti dove sei immigrati furono feriti dalla pistola del maceratese, e poi i locali, la sede del Pd, la stazione e la zona di Casette Verdini dove era stata trovata Pamela Mastropietro, la 18enne scappata da una comunità e uccisa e fatta a pezzi da Innocent Oseghale solo tre giorni prima. Era stata proprio la storia di Pamela a spingere Traini, quel sabato mattina, a prendere la sua pistola e a vendicarla, facendo fuoco su chi, secondo lui, era responsabile dello spaccio di stupefacenti: gli immigrati, i locali dove si ritrovavano i tossicodipendenti, il Pd che avrebbe agevolato l’immigrazione incontrollata. Ore di terrore, per i maceratesi, fino all’arresto in piazza della Vittoria da parte dei carabinieri. Per quella strage di matrice razziale, Traini è stato condannato a dodici anni di reclusione, pena che sta tuttora scontando in carcere. Ma il suo nome è diventato una specie di simbolo per altri come lui: persino in Nuova Zelanda un attentato ai danni di due moschee fu messo in atto da un australiano che disse di essersi ispirato anche al maceratese, oltre che al responsabile della strage di Utoya. Alla storia di Traini sarà dedicata una puntata del programma di Rai Uno dedicato alle storie nere dell’Italia. Le immagini a sostegno della puntata sono state realizzate in queste giorni, con la collaborazione della polizia municipale, affinché le riprese avvenissero in condizioni di sicurezza.