L’amore di Annibal Caro per le monete da collezione

La curiosità emerge nel pomeriggio letterario: "Le catalogò con uno stile che divenne un modello"

L’amore di Annibal Caro per le monete da collezione

L’amore di Annibal Caro per le monete da collezione

"Annibal Caro, ben introdotto nella cultura erudita della Roma medicea e poi farnesiana, fu in amicizia – ha affermato la professoressa Beatrice Cacciotti dell’Università Tor Vergata della capitale, al pomeriggio letterario promosso nel Teatro della Città Alta dall’Osservatorio – con Benvenuto Cellini e Onofrio Panvinio". Il professor Stefano Papetti ha risottolineato la stima del Vasari per Annibal Caro. "Egli condivise un approccio rigoroso e metodologico allo studio delle monete antiche – ha proseguito Cacciotti – con Bernardino Maffei, Marcello Cervini e Claudio Tolomei. Fu legato anche al mondo dei maestri intagliatori, tra cui Valerio Belli, Giovanni Bernardi e Alessandro Cesati. Ricercò e collezionò inoltre moltissime monete, ma soprattutto le classificò catalogandole secondo un metodo che finì per diventare un modello per gli studi del tempo. Negli anni avrebbe raccolto la copiosissima documentazione in 5 trattati numismatici di argomento greco e romano, per una pubblicazione purtroppo non andata a buon fine". Al pomeriggio letterario hanno preso parte – oltre a Cacciotti, Papetti e Verdenelli – molti esperti collegati in video, tra cui il professor Giulio Ferroni (massimo conoscitore di Annibal Caro) e il professor Diego Poli. A conclusione dell’iniziativa – dedicata al tema delle "Antichità di Annibale e Ottavio Caro nei disegni di Alonso Chachòn", Enrica Bruni ha omaggiato gli ospiti con la terza cartella d’arte edita dallo stesso "Osservatorio Annibal Caro".

Ennio Ercoli