"Lanciò la figlia dalla finestra" Perizia psichiatrica e abbreviato

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Processo con il rito abbreviato, dopo una perizia psichiatrica, per la 40enne indiana che il primo maggio avrebbe lanciato dalla finestra la figlia di 4 anni. La donna è accusata di tentato omicidio. Il fatto era avvenuto nel pomeriggio, in un appartamento di via Alighieri, davanti ai Salesiani. In un momento in cui il marito era fuori dalla camera, la mamma avrebbe preso un coltello dalla cucina, avrebbe ferito al figlia al collo e poi l’avrebbe lasciata cadere dalla finestra, al secondo piano. Poi anche lei avrebbe minacciato di buttarsi di sotto, ma una connazionale che viveva con la famiglia l’avrebbe fermata.

La piccola, subito soccorsa, per fortuna oggi si è ripresa dalle fratture riportate nella caduta; il tribunale l’ha affidata a una comunità. La mamma invece è ancora in carcere, dopo aver passato un periodo nel reparto di psichiatria dell’ospedale. Le indagini sull’episodio erano state effettuate dagli agenti della Squadra mobile, che avevano sentito il marito della 40enne e l’altra famiglia di connazionali che abitavano con loro. A quanto emerso, non ci sarebbero mai stati segnali di un disturbo nella donna. Ieri mattina per lei si è tenuta l’udienza preliminare. L’avvocato difensore Valentina Romagnoli ha chiesto il processo con il rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica. Il giudice Domenico Potetti ha accolto la richiesta e nominato il perito. Il caso sarà dunque discusso nella prossima udienza, fissata ad aprile, anche alla luce delle conclusioni dello psichiatra. La perizia dovrà accertare se la 40enne fosse capace di intendere e di volere al momento del fatto, e se sia tuttora pericolosa socialmente. Se sarà dichiarata incapace, non potrà essere condannata per il reato; se fosse comunque ritenuta pericolosa, per lei scatterebbe il ricovero in una struttura.

p. p.