L’ateneo: "Nessuna nostra mancanza di volontà, anzi siamo i primi ad essere danneggiati"

"Nessuna mancanza di volontà da parte dell’Università di Macerata di procedere con il concorso per ricercatore in Diritto tributario". È quanto replica l’ateneo, in merito alla vicenda su cui di recente si è pronunciato il Consiglio di Stato, che ha nominato un commissario ad acta per completare una procedura concorsuale iniziata oltre dieci anni fa. "L’ateneo aspetta dal 2010 la possibilità di espletare il concorso, peraltro finanziato dal Ministero, ed è pertanto il primo a essere danneggiato da una procedura che non è stato possibile in alcun modo concludere a causa della mole del tutto abnorme di ricorsi presentati dai candidati. Dopo oltre 10 anni di attesa, l’ateneo ha ritenuto, con decisione dei propri organi di governo, di dover non più perseguire una strada rivelatesi inutile, costosa e inefficace per l’interesse primario dell’Università. Avendo il giudice deciso in modo difforme da quanto rappresentato, l’ateneo attende ora con grande attesa e fiducia che la questione, messa in mano al commissario ad acta del ministero dell’Università e della ricerca, possa essere finalmente risolta". Il Consiglio di Stato ha disposto che il commissario ad acta porti avanti la procedura e la concluda. I tempi dovrebbero essere brevi, ma non ci sono certezze. Ci sono peraltro altri ricorsi legati alla stessa vicenda, che dunque è ancora una partita aperta.