
Il racconto del presidente e dei protagonisti: "Giulio è stato un grande".
Giulio Pellizzari, ciclista di Camerino, ha chiuso al sesto posto il secondo Giro d’Italia della sua carriera a +09:28, dal vincitore Simona Yates del Team Visma - Lease a Bike. L’azzurro alla prima stagione con la Red Bull - Bora - Hansgrohe ha iniziato la corsa rosa come gregario del capitano Primoz Roglic, poi visto il ritiro dello sloveno, la squadra ha puntato sul giovane camerte. L’Avis Frecce Azzurre di Camerino ha sempre dato il suo grandissimo sostegno a Pellizzari. In occasione dell’ottava tappa del Giro (Giulianova-Castelraimondo), visto il passaggio "vicino casa", hanno organizzato una maxi festa a Montelago. Ma hanno seguito il 21enne anche per la nona tappa, partita da Gubbio e poi nelle ultime tre tappe della prestigiosa corsa. L’affetto della sua Camerino, dunque, a non è mai mancato.
Il presidente delle Frecce Azzurre di Camerino Francesco Jajani ha raccontato gli ultimi tre giorni in cui anno sostenuto e tifato il giovane atleta: "Come l’anno passato tre Frecce Azzurre sono partite per sostenere Giulio lungo le strade del Giro d’Italia ma quest’anno il gruppo si è infoltito grazie anche agli amici di Foligno con i quali ci siamo dati appuntamento in Val d’Aosta". "Siamo partiti venerdì 30 maggio alle 2 in direzione Antagnod - ha aggiunto - per incontrarci con gli amici di Foligno ed iniziare questa tre giorni per Giulio. Arrivati in questo magnifico paesino, abbiamo subito perlustrato la situazione per vedere dove piazzare gli striscioni e lo skydancer dedicato a Giulio. Verso le 13 siamo tornati alla nostra postazione e abbiamo iniziato ad allestire il tutto. Mentre posizionavamo il materiale non mancavano curiosi che si avvicinavano e chiedevano da dove venissimo e quanto apprezzavano Giulio, il suo modo di essere ed il suo coraggio nell’affrontare questo Giro. La trepidazione è stata tanta e crescente - ha sottolineato - fin quando non è esplosa l’apoteosi festosa al suo passaggio con i primi: vederlo all’opera è sempre un’emozione unica ed incontrollabile. Ci siamo attaccati al telefono per vedere le immagini e goderci la tappa fino all’arrivo. All’indomani alle 6:30 ci siamo messi in strada direzione Susa per goderci la 20esima ed ultima tappa, da Verres a Sestriere".
Un’esperienza lunga e bellissima, fatta di tanti e tanti momenti indimenticabili. "Giulio nonostante la stanchezza di tre settimane di giro molto duro non si è sottratto alla folla dei tifosi che gli chiedevano una foto o un autografo. Anche in questo - ha evidenziato - è un campione".
Lisa Grelloni