Il neo presidente dell’Avis recanatese Massimo Baleani, subentrato alla guida dell’associazione dopo due mandati ricoperti da Daniela Elisei, sfata subito la falsa notizia che circola da diversi giorni sui sociali, in merito a una presunta chiusura del punto prelievi di Recanati a causa della diminuzione del numero di donazioni, con il conseguente trasferimento di tutta l’attività a Civitanova.
"Non è assolutamente vero – stronca la diceria Baleani –. Purtroppo in quest’ultimo anno la nostra sezione, come anche le altre della provincia di Macerata, è stata coinvolta da alcuni tagli di sedute per un problema di personale ospedaliero. Sono saltate circa quattro sedute. Quindi non è assolutamente vero che la sezione di Recanati sarà in qualche modo chiusa. Anzi, è un punto prelievi dei più importanti all’interno dell’area di Civitanova dove gravitano Recanati, Porto Recanati, Montelupone, Potenza Picena, Montefano e Morrovalle: siamo fra i più grandi perché abbiamo una forza, al 30 giugno scorso, di circa 1.207 donatori dai 27 anni in su, perfettamente in linea con i dati dell’anno scorso".
Al primo semestre 2024 sono state effettuate 973 donazioni; per poco non si è toccata quota mille, come avveniva nel passato, proprio perché sono saltate quattro sedute: in ognuna vengono seguiti dai 15 ai 20 donatori tra sangue e plasma. È, invece, in lieve flessione il numero dei soci donatori: "Sempre fino al 30 giugno – sottolinea Baleani – abbiamo avuto 33 nuovi iscritti, ma anche 64 cancellazioni in gran parte per il raggiungimento del limite d’età, fissato a 65 anni. Chi sta particolarmente bene in salute può continuare a donare fino a 70 anni, ma con meno sedute: noi oggi ne contiamo una dozzina. Un altro motivo della cancellazione di soci è da ricercare nella mancata partecipazione alla vita associativa e alle donazioni, specie dopo il Covid: in questi anni alcune persone, vuoi per la paura vuoi per motivi personali, hanno un po’ rallentato la loro vita associativa e il nostro statuto prevede che dopo due anni di inattività il socio sia cancellato".
La flessione di 30 nominativi non preoccupa però l’Avis di Recanati, perché è ritenuta fisiologica tanto che fra i nuovi soci, in gran parte giovani dai 18 ai 35 anni, cinque erano ex donatori che sono ritornati in attività anche grazie alle iniziative di sensibilizzazione del territorio. "Colgo anche l’occasione per ringraziare pubblicamente i medici e gli infermieri che vengono spontaneamente e gratuitamente a darci una mano: il dottor Carlo Ambrosini, Massimo Giorgetti, Renzo Monti e Luigi Bartolini; al centro raccolta all’accoglienza abbiamo Daniela Elisei, ex presidentessa, ci sono Paola che gestisce anche le chiamate, Gianni Guzzini, Marino Montironi, Paolo Giorgetti e Silvia Tordelli".
Antonio Tubaldi