Lavori al Tubaldi, il Csi Recanati diffida il Comune "Dobbiamo giocare lo spareggio per la salvezza"

di Asterio Tubaldi

Sono infuriati i due presidenti del Csi Recanati, la squadra di calcio impegnata nel campionato di seconda categoria. Romano Frenquelli e Silvano Filipponi hanno inviato al Comune di Recanati una diffida, tramite il legale della società sportiva, affinché oggi non si dia inizio ai lavori di rifacimento del manto erboso sintetico dello stadio "Tubaldi", perché in questo modo si rischia di vedere "pregiudicata l’attività sportiva della società, con particolare riferimento agli allenamenti e all’eventuale partita di spareggio del campionato regionale di seconda categoria, girone E, Csi Recanati-Veregra, da disputarsi eventualmente sabato 11 giugno alle 16.30 allo stadio Tubaldi, in seguito ad alcune combinazioni di risultati della partita Montecassiano-Veregra, sospesa, che sarà disputata nei prossimi giorni". Ciò che si temeva – e cioè che tutto si muovesse soltanto in previsione di rendere agibile e omologabile lo stadio per l’inizio, a settembre, del campionato di serie C, dopo la promozione in questa categoria della prima squadra della Recanatese – si sta avverando, secondo i due presidenti, ma a caro prezzo per il Csi Recanati, che si vede così precluso l’utilizzo del campo proprio negli ultimi momenti del campionato. La società sportiva ha attivato anche la Figc (il comitato regionale Marche) perché, come si legge nella diffida, hanno in mano il "nullaosta per l’utilizzo del campo firmato dal sindaco di Recanati per la stagione 20212022, che non si è ancora conclusa, e salvo ulteriori proroghe si concluderà sabato 11 giugno". "Tale nullaosta – argomentano – non può essere revocato dal Comune in base alle norme Figc e ha validità fino al termine della stagione". In altre parole, lo stadio deve essere fruibile dal Csi Recanati almeno fino alla metà di giugno, poi potranno iniziare i lavori per il nuovo manto erboso e l’allargamento del perimetro verde di gioco. L’apertura dei cantieri allo stadio Tubaldi, quindi, è bollata dai due presidenti del Csi come "atto di sabotaggio della società di calcio locale, poiché costringere la squadra a disputare l’ultima e decisiva partita fuori dalle mura amiche potrebbe esporre la società al serio rischio di retrocessione. Se la sente il Comune, per dieci giorni di attesa, di penalizzare una squadra di calcio che porta i colori della città leopardiana?" Nella diffida il Csi Recanati invita quindi la Figc (il comitato regionale delle Marche) ad "agire subito per tutelare gli interessi della propria affiliata e dunque ad emettere un provvedimento urgente nei confronti del Comune di Recanati".