"Lavori alla biblioteca Filelfica Troveremo gli spazi per i libri"

Luconi: "Stiamo provvedendo all’individuazione di locali adeguati, serve l’ok della Soprintendenza"

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di Lucia Gentili

Tra gli interventi di ricostruzione previsti dal Psr di Tolentino c’è anche quello della biblioteca Filelfica. La storica struttura di palazzo Fidi sarà sistemata con una parte dei 47 milioni del Programma straordinario, ma intanto la candidata sindaco del centrodestra Silvia Luconi (vicesindaco uscente) si è attivata per portare avanti il lavoro di ricerca e sistemazione di uno spazio temporaneo. "Saremmo ipocriti – afferma Luconi – se nascondessimo che la ricostruzione durerà anni e che, nel frattempo, dovremmo spostare i libri della biblioteca Filelfica in spazi adeguati per via dei lavori a palazzo Fidi. Tanto vale trovare sale che siano fruibili da tutti. L’ufficio tecnico, di concerto con l’ufficio cultura, sta lavorando per l’espletamento delle procedure necessarie per l’individuazione dei locali. Dovendo ricorrere ai privati, la normativa ci impone determinati passaggi, come quello del bando. Insieme ai tecnici abbiamo visionato alcuni luoghi, sia in centro storico sia fuori le mura, con l’obiettivo di individuare diverse possibilità che possano essere condivise dalla Soprintendenza. Da questo punto di partenza, il Comune può lavorare all’individuazione del posto più adatto tramite una procedura pubblica che possa mettere in luce ulteriori luoghi". Luconi spiega il lavoro che l’amministrazione sta portando avanti, sotto la supervisione dell’assessore alla cultura Silvia Tatò. "Abbiamo convenuto che è impossibile racchiudere tutto in un unico luogo – dice Silvia Luconi –, a meno che non ci si diriga in contrada Pace e, anche se quello sarà il luogo del nuovo campus, riteniamo che sia importante mantenere in centro storico un bene culturale di tale rilevanza. È doveroso ammettere però che il centro storico, attualmente interessato da una massiccia ricostruzione, non ha possibilità univoche per ospitare la biblioteca. Questo problema è stato riscontrato anche dalla Soprintendenza, che ha condiviso con noi un percorso a step. Per prima cosa si dovrà pensare allo spostamento del fondo antico, formato da testi dal ‘500 all‘800 e che al momento è sistemato in scatole di cartone al piano terra, numerate e corredate da un elenco, che vanno ricollocate il prima possibile su scaffali e in un ambiente idoneo alla loro conservazione. Poi bisogna catalogare tutta la parte moderna, composta da circa 30mila volumi, eliminando le pubblicazioni che non si usano più. Si potrà trasferire una parte di libri nell’attuale sala lettura all’ex centrale del Ponte del Diavolo. Per il trasferimento del fondo antico la Soprintendenza ha previsto dagli 8 mesi a un anno".