Lavori pubblici per trenta milioni Palazzo del governo, ok al restauro

La Provincia dà il via libera al bilancio di previsione. Nel piano anche la caserma. dei vigili del fuoco

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Trenta milioni di opere pubbliche solo nel 2022, di cui 13 destinati ai lavori di recupero post sisma del palazzo del governo a Macerata, 6,1 per la nuova caserma dei carabinieri e 4,8 per la caserma dei vigili del fuoco, sempre a Macerata. Sono solo alcuni degli interventi previsti nel piano delle opere pubbliche della Provincia, inserito nel bilancio di previsione 2022-2024 approvato dall’assemblea dei sindaci. Dopo l’ultima seduta, andata deserta per la mancanza del numero legale, infatti, ieri l’assise si è tornata a riunire e il bilancio è stato approvato a maggioranza, con l’astensione dei Comuni di Appignano, Recanati, Montecassiano, Monte San Giusto e Montefano. Ora il testo dovrà passare al vaglio del consiglio provinciale. Tra le voci del bilancio, circa 100 milioni riguardano le entrate del 2022 (di cui 25 milioni da tributi, quattro da trasferimenti e 2,6 da entrate extra tributarie); 31 milioni, invece, sono per le spese correnti. Previsto un avanzo di oltre 4 milioni di euro dal 2021, che ora dovrà essere contabilizzato. Nel corso dell’assemblea, diversi gli interventi da parte dei sindaci, che hanno ribadito come l’assise debba tornare a essere un luogo di confronto su temi "di stretta attualità, come la ricostruzione o il Pnrr". "Serve collaborazione tra le diverse forze politiche", ha sottolineato Luigi Nazzareno Bartocci (Esanatoglia), mentre Leonardo Catena (Montecassiano) ha ricordato anche l’importanza del fatto che la Provincia non trascuri l’ordinaria amministrazione, "come il taglio dell’erba lungo le strade di competenza, perché in alcuni tratti che ricadono nel mio Comune – ha aggiunto – non si vede da una carreggiata all’altra". Il sindaco di Montecosaro, Reano Malaisi, invece, ha posto l’accento sul calo demografico che da alcuni anni sta interessando l’intera provincia, in particolare l’area montana, e sulla necessità che anche l’ente si interroghi su come invertire una tendenza.