GIANCARLO FALCIONI
Cronaca

"Le bambine erano impaurite. Abbiamo scavalcato la ringhiera"

Il racconto di Sabrina Branchesi: le scale erano piene di fumo, non potevamo passare da lì. Il proprietario della 147: "Non ho problemi con nessuno, non so chi può essere stato".

Sabrina Branchesi è stata la prima a dare l’allarme ai vigili del fuoco (Calavita)

Sabrina Branchesi è stata la prima a dare l’allarme ai vigili del fuoco (Calavita)

"Non potevamo scendere dalle scale a causa del fumo, così mio marito ha scavalcato la ringhiera con le nostre tre bimbe per metterle al sicuro. Lo stesso hanno fatto altre bambine dell’appartamento vicino: erano impaurite, piangevano, le abbiamo portate tutte a casa di mia madre". Così Sabrina Branchesi racconta i momenti di paura vissuti l’altra notte nel palazzo di via Silone. È stata lei, all’1.54, ad allertare i vigili del fuoco.

"Stavamo dormendo – spiega –, quando mia madre che vive qui vicino mi ha chiamato dicendo che c’era puzza di fumo. Sono andata a controllare, anche io sentivo odore di plastica bruciata. Quando ho aperto il portone, ho visto il fumo che entrava da sotto. Arrivava dalla tromba delle scale". Sono stati momenti di grande concitazione. "Qualcuno è sceso dalle scale – prosegue Branchesi – con un asciugamano bagnato davanti alla bocca e al naso. Noi, con tutto quel fumo, abbiamo scavalcato una ringhiera per raggiungere l’altra ala del palazzo. Altre tre bambine non riuscivano a uscire, così abbiamo aiutato anche loro a scavalcare la ringhiera". Anche Valeriu Hincu, il proprietario dell’Alfa Romeo incendiata, si è accorto presto che c’era qualcosa che non andava. "Mi sono svegliato per caso, e ho visto che la luce era saltata – racconta l’uomo, di origini romene –. Mi sono detto: vado a controllare i contatori. Ma, aperto il portone, non riuscivo a scendere per il fumo". Hincu assicura di non avere problemi con nessuno e di non avere idea di chi possa esserci dietro all’incendio: "In passato una persona che non c’è più si era lamentata per il fatto che parcheggiavo l’auto davanti ai garage, ma niente di grave. Per dare fuoco all’auto hanno preso un materasso che era appoggiato nel tunnel e l’hanno piazzato sotto alla mia Alfa. Ho una dashcam sull’auto – spiega Hincu –, ma non ha ripreso niente perché aveva le batterie scariche".

"Sono stata svegliata dai vigili del fuoco che sbattevano sul portone – riferisce invece un’anziana inquilina del palazzo –, non mi ero accorta di nulla. Ma dopo che ho saputo cosa era successo, non ho più chiuso occhio". Ieri mattina alcuni appartamenti erano ancora senza corrente. Attorno alle 9 si è presentato per un sopralluogo un tecnico dell’Erap, visto che il palazzo ospita anche diversi alloggi popolari.