PAOLA OLMI
Cronaca

Le buone maniere da tenere a tavola

È uscito il libro "Galatime - atto II" di Petra Carsetti e Carlo Cambi con foto di Lido Vannucchi

Le buone maniere da tenere a tavola
Le buone maniere da tenere a tavola

Sul palcoscenico editoriale fa ingresso "Galatime - atto II" di Carlo Cambi e Petra Carsetti, con prefazione di Marco Bizzarri, postfazione di Roberto e Veruschka Wirth, Maretti editore. A distanza di due anni da "Galatime", questo secondo libro sul galateo contemporaneo educa i sensi al valore della tavola e ai suoi oggetti, a ciò che si mangia, al vino, alla musica, al luogo d’incontro ricordando che è sempre tempo di buone maniere.

La scelta della copertina, del font, delle immagini sono molto differenti dal precedente libro, perché?

"L’apporto - spiega Cambi - di Lido Vannucchi con le sue foto non è solo iconografico ma è documentale e narrativo. Andava proposto con la migliore visibilità e il massimo della professionalità. La copertina è un particolare della carta da parati dell’Osteria del Viandante di Rubiera, luogo in cui ha preso vita questo libro. Lo abbiamo colto come si fa con un "fatto di cronaca".

Seguiranno altri atti?

"Sì. Pigliando a prestito da Lévy Strauss - prosegue Cambi - le definizioni di eso ed endocucina diciamo che "Galatime" racconta l’endo-galateo quello dei rapporti interpersonali e della casa, "Galatime - atto II" è l’eso-galateo quello della relazione pubblica. Ci resta ancora da indagare su altri aspetti".

La scrittura a quattro mani è complicata. Come vi siete suddivisi gli argomenti?

"Un libro sul galateo non può che essere scritto in coppia - dice Cambi - perché si compone di empatia e diventa esercizio di relazione piuttosto che trascrizione egocentrica. Nel caso nostro seguiamo le reciproche competenze: Petra ci mette tutto il suo cospicuo sapere di galateo, io ci metto la curiosità per la storia".

Generare empatia a tavola è uno degli ingredienti del galateo. Si impara o è innata?

"L’empatia - continua Carsetti - è la chiave per una buona educazione e una relazione positiva ed efficace con gli altri. C’è chi ce l’ha insita e chi la deve allenare ma è indispensabile nelle buone relazioni. Dei buoni padroni di casa devono creare empatia con tutti gli ospiti, evitando o arginando argomenti divisivi e cercando di coinvolgere tutti i commensali".

Quando si parla e si scrive di tavola il pensiero va a Richard Ginori, giusto?

"La Richard Ginori - sottolinea Carsetti - è un’eccellenza italiana da 300 anni. Nelle tavole più eleganti troviamo che questa storica azienda toscana dètta ancora lo stile. In molti non comprendono quanto apparecchiare bene una tavola sia il segno più alto di accoglienza. Stirare perfettamente la tovaglia, utilizzare bicchieri in cristallo, preparare un centrotavola richiede tempo e fatica, ma è anche il segno di come chi invita vuole ospitare al meglio i propri commensali per farli sentire bene e speciali".

Quale saranno i prossimi incontri per presentare il libro?

"Abbiamo riscontrato - conclude Carsetti - che la promozione anche di un libro si è molto spostata sui social piuttosto che nelle librerie. Sto producendo una serie di reel che portano l’attenzione sul galateo e quindi su questo nostro secondo volume. Non mancheranno, però, presentazioni in alcune città. Ad esempio il 17 novembre alle ore 18 a Macerata presso il concept store Maya Fucina Gourmet, in corso Garibaldi 43, faremo un divertente incontro su "Galatime - Atto II" in presenza di alcuni assessori perché anche, o soprattutto, in politica serve un po’di Galateo!"