Le due nascite: Dante Ferretti si racconta insieme a Miliozzi

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La provincia, i primi passi nel mondo del cinema e poi il successo a Hollywood collezionando tre Oscar e un mare di premi. La vita dello scenografo maceratese Dante Ferretti, un film a sua volta, raccontata da lui stesso e dallo scrittore e sceneggiatore David Miliozzi è al centro del libro "Immaginare prima. Le due nascite, il cinema, gli Oscar", pubblicato con le Edizioni Jimenez e in libreria dal 25. Illustrata dai bozzetti di Ferretti, l’autobiografia "ha pagine toccanti, commoventi e divertenti scritte da quello che è un autentico genio, che il mondo ci invidia e che tuttavia è legatissimo alla sua regione" spiega Miliozzi. "Tutto è partito da un’intuizione – prosegue Miliozzi -. Ferretti infatti è nato due volte, la prima il 26 febbraio 1943, la seconda 13 mesi dopo, quando la casa di famiglia fu demolita da un bombardamento e lui miracolosamente estratto vivo dalle macerie. Scampato alla distruzione, ha passato la vita a ricostruire". Il volume è diviso in due parti, la prima scritta dallo scenografo che racconta amicizie e aneddoti fuori dal comune: Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Martin Scorsese, Tim Burton, Franco Zeffirelli, Terry Gilliam. La seconda parte invece è affidata a Miliozzi, che ne ripercorre la carriera professionale e il percorso umano. "È commovente, emozionante leggere il racconto di Ferretti. Ci sono confidenze intime, e la descrizione del suo amore per questo territorio e quanto sia stato importante per la sua poetica, per la sua costruzione di mondi. Per me conoscerlo è stato conoscere i miei miti: Pasolini e Fellini. Io credo lui sia un maestro, il più grande, una persona di una umiltà unica, tenace, intelligente, generoso: un genio. E si mette a disposizione di questo territorio. Non è una cosa da poco, se pensiamo che lui e la moglie con sei Oscar sono la coppia più premiata del cinema. Dei suoi racconti, mi ha colpito quanto mi ha detto su Pasolini, che considerava l’errore fondamentale per l’arte, come se questo fosse spesso la chiave di volta per capire la realtà e andare oltre. Di Fellini invece mi ha colpito il legame quasi psicanalitico che aveva con Ferretti. Tra l’altro oggi Ferretti vive nella casa dello psicanalista di Fellini". Il libro, che sarà presentato l’11 dicembre a Roma, è l’occasione per un viaggio nel cinema dei maestri, partendo proprio da qui.

Paola Pagnanelli