Le fratture, i parenti difesi per mesi e la rapina: rimangono tanti dubbi

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Arianna Orazi.

"Arianna è rimasta stupita dalla seconda parte dell’esame di Enea. Adesso valuteremo come procedere". Non fa altri commenti l’avvocato Olindo Dionisi, che assiste Arianna Orazi nel processo. Neanche quando aveva chiesto di essere sentito dal giudice Manzoni, un anno fa, il ragazzo aveva accusato la madre, limitandosi a scaricare la colpa del delitto sul nonno.

Dopo che per settimane i tre hanno parlato di una rapina, quella di ieri pomeriggio è l’ennesima versione su cosa sarebbe accaduto quel 24 dicembre nella villetta. Una ennesima versione che lascia ancora troppi dubbi. Rosina Carsetti aveva numerose fratture alle costole e allo sterno, e sul collo i segni delle mani che l’hanno strangolata. Ma ieri Enea ha parlato di una coperta che le avrebbero buttato sopra e di uno strangolamento fatto da nonno e madre con il braccio. L’idea di accusare il nonno era stata suggerita da Arianna già la notte del 24 dicembre, mentre parla con il figlio e tenta di convincerlo a non dire mai cosa avesse fatto. Ma in teoria il figlio – secondo la sua ultima versione – non aveva fatto nulla e la madre avrebbe dovuto saperlo meglio di chiunque altro. Ancora, Enea ha detto che l’omicidio era nato in seguito a un litigio, non era premeditato. Ma allora perché la mamma avrebbe mandato il ragazzo fuori casa per un po’, senza un motivo, come ha detto lui? E perché poi lui avrebbe fatto quella piccola spesa, che nessuno gli aveva chiesto? Quella di comprare l’arista era stata un’idea del ragazzo, che raramente faceva la spesa? E perché avrebbe difeso per mesi la madre e il nonno, restando in carcere e continuando a mentire in tribunale, per cedere poi solo ieri pomeriggio quando l’avvocato Romagnoli gli ha chiesto: "C’è qualcosa che sta nascondendo?".

Ancora una volta comunque, come già era avvenuto quando Enrico Orazi e la figlia si erano fatti intervistare in televisione, quello che manca agli atti è un moto di dolore, di dispiacere per la morte dell’anziana. Anche nell’ultima versione di Enea, quando si scopre che il marito e la figlia hanno ucciso Rosina, nessuno si amareggia, nessuno si rammarica, nessuno alza un sopracciglio di fronte all’omicidio di una parente strettissima.

Paola Pagnanelli