
Flavio Corradini, ex rettore Unicam e coordinatore de «L’Officina delle Idee»
Si chiama "L’Officina delle Idee per Macerata" e nasce da un gruppo di cittadine e cittadini, lavoratrici e lavoratori, professioniste e professionisti, imprenditrici e imprenditori, docenti, pensionate e pensionati, operatrici e operatori culturali, attiviste e attivisti civici che, in modo volontario e senza appartenenze precostituite, hanno scelto di unire competenze ed energie per elaborare proposte di sviluppo, crescita e rigenerazione per la città e il suo territorio. Un laboratorio civico aperto a tutte e tutti, che ha come suo coordinatore Flavio Corradini, ex rettore dell’Università di Camerino, e in cui sono presenti, tra gli altri, nomi piuttosto noti come quelli di Stefano Di Pietro, Giuseppe Spernanzoni, Marco Sigona, Paolo Accattoli, Stefano Gregori e altri. "L’Officina – si legge in una nota – è nata per costruire idee, analizzare bisogni, raccogliere esperienze e trasformarle in proposte concrete, realistiche e attuabili. Le idee elaborate non sono proprietà di nessuno: saranno messe a disposizione di chiunque vorrà prenderle in considerazione, adottarle, criticarle o migliorarle, in vista della prossima tornata elettorale per le amministrative del 2026".
L’Officina sta lavorando a un articolato documento che affronta i principali temi strategici per il futuro di Macerata: dalla cultura al turismo, dalla sanità al welfare, dalla partecipazione alla mobilità, fino all’inclusione, alla sicurezza, all’innovazione, al rilancio del centro storico, alla valorizzazione dei quartieri e a un rapporto con il territorio circostante che sia coinvolgente e inclusivo. "Non un manifesto astratto – dicono –, ma una base concreta di dialogo con la città. Il cronoprogramma dell’Officina delle Idee è già stato definito. Entro la metà di luglio sarà conclusa la redazione del documento. A settembre sarà pronto il piano di comunicazione e pianificato il calendario degli incontri pubblici, che prenderanno il via nel mese di ottobre e proseguiranno fino a dicembre". L’Officina si aprirà all’ascolto del territorio: partiti politici, istituzioni pubbliche e private, associazioni, comitati, sindacati, categorie economiche e sociali saranno invitati a confrontarsi sul lavoro svolto. "L’obiettivo – si spiega – è semplice e ambizioso allo stesso tempo: presentare le idee elaborate, raccogliere osservazioni, commenti e suggerimenti, e rendere il documento quanto più condiviso possibile. Perché un’idea, per essere davvero utile, deve essere anche credibile, condivisa e profondamente viva. L’Officina delle Idee crede che il futuro di Macerata si costruisca così: mettendo insieme le intelligenze, ascoltando chi vive il territorio ogni giorno, partendo dalle idee per arrivare alle scelte. Con passione, competenza e spirito di servizio".