Le Marche promosse in zona gialla "Ma la guardia deve restare alta"

Il governo allenta le restrizioni: da dopodomani bar e ristoranti aperti, ok agli spostamenti fuori comune. Acquaroli: "Situazione in miglioramento, ma temevo ci sarebbe toccata un’altra settimana in arancione"

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di Chiara Sentimenti

Un verdetto rimasto in sospeso fino alle 19 di ieri quando, finalmente, è arrivata la bella notizia che, dalla mezzanotte di domani, le Marche potranno tornare in zona gialla. Dopo due settimane in zona arancione, il ministro Roberto Speranza ha rivisto i parametri inviati e, come richiesto più volte dal presidente Francesco Acquaroli, ha "promosso" la nostra regione, insieme a quasi tutte le altre, perché restano in zona arancione solamente Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Provincia Autonoma di Bolzano, mentre nessuna regione si trova in zona rossa.

Una notizia per certi versi inaspettata, visto che dalle indiscrezioni trapelate fino alla mattinata di ieri, la zona gialla sembrava un miraggio perché, nonostante un indice Rt inferiore a uno (0,88) e i posti occupati nelle terapie intensive al 31% (sotto la soglia critica del 40% prevista dal Ministero), a pesare negativamente erano l’occupazione nei reparti Covid non critici che, nelle Marche supera il 40% scelto come soglia di allerta e l’incidenza delle persone contagiate ogni 100mila abitanti.

"Temevo che ci sarebbe toccata un’altra settimana in zona arancione – commenta il governatore Acquaroli –, invece, fortunatamente c’è stata una presa d’atto delle condizioni generali di miglioramento dell’intera situazione. Sono molto contento, soprattutto per i nostri lavoratori, ma questo non significa che da lunedì ci sarà uno "sciogliete le righe". Dobbiamo tenere sempre alta l’attenzione, perché pregiudicare la zona gialla sarebbe una grande sconfitta. Per cui chiedo la massima attenzione da parte di tutti". Quindi a partire da lunedì potremo goderci la zona gialla, ma con prudenza, anche perché venerdì è atteso un nuovo report del governo sulla situazione nazionale. E il ritorno in arancione va scongiurato a tutti i costi per evitare ulteriori danni all’economia e alla vita delle persone.

Il passaggio alla zona gialla rappresenta uno spiraglio di normalità soprattutto per i titolari di bar, ristoranti e pizzerie che potranno riaprire dalle 5 alle 18, mentre poi fino alle 22 i ristoranti potranno continuare con l’asporto. Una novità è prevista anche per i musei che potranno riaprire dal lunedì al venerdì. Sarà consentito spostarsi liberamente tra i Comuni, mentre resta confermato il divieto di spostamento tra regioni e il coprifuoco dalle 22 alle 5, quando si può circolare sono per comprovati motivi di salute, lavoro o necessità, così come previsto dal dpcm del governo in vigore fino al 15 febbraio. Restano aperti i negozi, mentre si conferma la chiusura dei centri commerciali nel weekend.