Le Marche verso il ritorno in zona gialla Acquaroli in isolamento: positiva la moglie

Il governatore: "Sto bene, chiuso in mansarda in attesa del tampone". Telefonata di Speranza: il 4 dicembre allentiamo i divieti

In mattinata la buona notizia che le Marche dal 4 dicembre potrebbero tornare in zona gialla. Nel pomeriggio, invece, la scoperta che la moglie è risultata positiva al Covid e la decisione di mettersi in autoisolamento. È stata una giornata a due facce quella di ieri per il governatore Francesco Acquaroli che, dal tardo pomeriggio, si è rintanato in casa a Potenza Picena dopo aver saputo che la moglie Lucia è risultata positiva al Covid-19.

"Mi sono chiuso da solo in mansarda in attesa di poter effettuare il tampone di controllo, ma per ora mi sento bene e non ho sintomi", racconta il governatore, che si dice anche molto dispiaciuto per aver dovuto interrompere la sua attività in un momento "delicato e in cui si stava lavorando tanto". Acquaroli assicura comunque che continuerà a lavorare a distanza. Nei mesi scorsi, anche il predecessore di Acquaroli, Luca Ceriscioli, era stato costretto all’isolamento per due settimane dopo essere stato in contatto con Guido Bertolaso, risultato positivo al Covid.

Una corsa per tornare a casa quella di Acquaroli non appena saputa l’inaspettata notizia, dopo che la mattinata invece si era aperta con una telefonata con il ministro Roberto Speranza che aveva aperto una nuova prospettiva per le Marche che dovrebbero tornare in zona gialla dal 4 dicembre. "Il ministro mi ha confermato l’andamento molto positivo dell’indice Rt anche nella scorsa settimana – ha detto Acquaroli –. Se questi dati verranno confermati anche nella settimana in corso, e dai risultati parziali che abbiamo questa sembra essere la tendenza, dal 4 dicembre la nostra regione dovrebbe tornare in zona gialla. Il ministro mi ha anche preannunciato che l’ordinanza in scadenza oggi (ieri, ndr) sarà prorogata fino al 3 dicembre, perché i 14 giorni per cambiare fascia non vanno considerati dal giorno in cui l’ordinanza è stata emessa, ma dal giorno in cui si registra il primo risultato positivo. Cerchiamo di restare attenti e vigili. Ringrazio i cittadini marchigiani per i sacrifici che stanno compiendo".

Acquaroli sta accarezzando l’idea di organizzare in tempo di record uno screening di massa a cui invitare 500mila cittadini, pari ad un terzo della popolazione marchigiana. Una strategia che permetterebbe di individuare, e mettere in quarantena, gli asintomatici che ora sono liberi di contagiare le persone con cui vengono in contatto. Ma ora il progetto potrebbe faticare a prendere corpo dopo la notizia che Acquaroli si è messo in isolamento con tutte le limitazioni del caso. Difficilmente l’assessore Filippo Saltamartini, scettico rispetto allo screening, sarà disposto a prendere le redini dell’operazione convinto com’è di poter arrivare alla zona gialla continuando a macinare un costante calo dei nuovi positivi.

Chiara Sentimenti

Simona Spagnoli