Le sfide della sanità Draisci saluta, c’è Gozzini Accolto il ricorso di Corsi

Il commissario dell’Ast nominato a capo del Dipartimento Salute della Regione. Il tribunale dà ragione all’ex direttrice dell’Av3 dopo l’esclusione dagli idonei.

Le sfide della sanità  Draisci saluta, c’è Gozzini  Accolto il ricorso di Corsi

Le sfide della sanità Draisci saluta, c’è Gozzini Accolto il ricorso di Corsi

di Franco Veroli

Importanti novità per la sanità marchigiana e maceratese. Antonio Draisci, che dal primo gennaio scorso ricopre la carica di commissario straordinario dell’Ast di Macerata, è stato nominato, per tre anni, direttore del Dipartimento Salute della Regione. Da lunedì prossimo, dunque, sarà ad Ancona. Il suo posto sarà coperto, ad interim, da Armando Gozzini, direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria di Ancona. È quanto deciso dalla giunta regionale che ha prorogato fino al 31 maggio i commissari straordinari delle Ast (vale anche per l’interim di Gozzini) in attesa che siano completate le procedure selettive per la nomina dei direttori generali. A parte la specificità della Ast maceratese, c’è da segnalare che Roberto Grinta, commissario straordinario dell’Ast di Fermo, assumerà anche l’interim di commissario straordinario dell’Ast di Ascoli. Vania Carignani, il commissario attuale, ha infatti rinunciato al periodo di proroga. In questo contesto si inserisce anche la notizia che il tribunale di Roma ha accolto il ricorso presentato da Daniela Corsi, ex direttrice dell’Area Vasta 3 e attuale commissario sanitario dell’Ast di Macerata, contro la sua esclusione dall’elenco degli idonei ad occupare l’incarico di direttore generale di azienda sanitaria. A questo proposito sono in corso le procedure e le notifiche degli atti, visto che la Corsi potrebbe chiedere di essere reinserita nell’elenco, magari con riserva. La decisione di escludere la Corsi era stata presa a metà dicembre scorso da una commissione del ministero della Salute, tagliandola fuori dalla possibilità di partecipare al concorso per direttore generale. Una situazione che le aveva provocato una grande amarezza, che non si era tradotta – però – in rassegnazione. "Rispetto alla mia esclusione dall’elenco degli idonei ad occupare l’incarico di direttore generale di azienda sanitaria, decretata da una commissione del ministero della Salute – ci aveva detto a suo tempo – tramite i miei legali sto portando avanti quella che considero una battaglia giusta contro un provvedimento ingiusto. Per questo ho deciso di fare ricorso al giudice del lavoro". Una scelta determinata anche dai tanti attestati di stima che seguirono alla notizia dell’esclusione. "Mi hanno scritto in tantissimi, esprimendo parole di elogio che mi hanno toccato il cuore", disse la Corsi.