Le terme romane tornano a vivere

Restaurata l’area archeologica di Matelica. "Ora il percorso è pienamente fruibile".

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Un pubblico contingentato, ma numeroso, ha preso parte giovedì alla presentazione dei restauri dell’area archeologica di età imperiale romana sotto al teatro comunale. Ha dichiarato il sindaco Massimo Baldini: "Teniamo a valorizzare il patrimonio storico-architettonico e artistico e le antiche terme romane sono tra i siti di maggiore interesse per il pubblico. Abbiamo voluto finanziare un intervento manutentivo e di miglioramento sotto gli aspetti turistico e funzionali di uno scavo avvenuto a seguito dei lavori iniziati dopo il crollo del tetto del teatro nel 1983". L’archeologa e consigliera comunale Emanuela Biocco ha spiegato che "i lavori hanno reso fruibile l’area delle terme, realizzando in accordo con la soprintendenza regionale alcuni interventi di manutenzione e conservazione delle strutture e un nuovo impianto di illuminazione, grazie al quale si avrà una maggiore visibilità degli scavi. Per migliorare la comprensione dei resti è stato poi ideato un più efficace percorso di visita dotato di nuovi pannelli esplicativi e di un video con la possibile ricostruzione tridimensionale dell’intera struttura, della quale sono visibili solo alcuni ambienti". Il funzionario della soprintendenza Tommaso Casci Ceccacci ha sottolineato come si voglia "rendere più chiara l’importanza di questo edificio pubblico che si estendeva non solo sotto al Teatro Piermarini, ma probabilmente raggiungeva la vicina chiesa di Sant’Agostino da una parte e corso Vittorio Emanuele dall’altra. Il video ricostruttivo aiuterà in questo senso a conoscere meglio la città romana di Matilica ancora sconosciuta" Intervenuti poi il restauratore Mirco Zaccaria e l’archeologo Matteo Tadolti, produttore del video, i quali hanno raccomandato "d’ora in avanti manutenzioni periodiche delle strutture". L’assessore alla cultura Giovanni Ciccardini ha annunciato "un nuovo appuntamento con l’archeologia a settembre, quando daremo nuova luce al celebre Globo, l’orologio solare sferico nel suo genere unico al mondo".

Matteo Parrini