
Dopo quattro anni di tentativi bocciati dal Tar e dal Consiglio di Stato aprirà la mega sala slot di via Silvio Pellico, rientrata nei requisiti di legge dopo la riforma, attuata dalla giunta Acquaroli, della norma di contrasto alla legge sul gioco d’azzardo varata nel 2017. "Come volevasi dimostrare. Denunciammo che la legge del centrodestra favoriva l’ampliamento delle attività del gioco d’azzardo, che può sfociare in ludopatia, portando da 500 a 300 metri la distanza minima dai luoghi sensibili ed è successo". Giulio Silenzi e Francesco Micucci (Partito Democratico), che dal 2018 contrastano gli atti comunali emessi per consentire l’apertura del locale, alla vigilia dell’inaugurazione attaccano la Regione e l’amministrazione Ciarapica. Non solo. "Si organizzano convegni, forum, tavole rotonde sull’emergenza del gioco d’azzardo, ma il silenzio assordante intorno alla riforma denota la debolezza di chi dovrebbe contestare e non lo ha fatto. Associazioni e parrocchie dovrebbero dire che questa legge fa schifo, perché la ludopatia è un problema sociale che rovina le famiglie, ma con le istituzioni si ha un rapporto diplomatico a prescindere da quello che fanno e questo è grave", denuncia Silenzi. Civitanova, secondo le statistiche nazionali dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, per monte giocate è 80sima su circa 8.000 Comuni e una sorta di Las Vegas delle Marche.
"Eppure, per anni la giunta ha lavorato a produrre una enormità di atti – afferma Micucci – per far aprire questa sala slot, una attività amministrativa di cui si ignora l’interesse pubblico mentre è chiaro quello del privato, aspetto peraltro sottolineato anche nelle sentenze dei giudici". "Davanti a questo comportamento – aggiunge – mi chiedo: perché, e può essere che a nessuna istituzione venga la curiosità di approfondire?". L’inaugurazione è per questa sera alle 18. "È una struttura enorme – spiega Silenzi – dotata di decine di slot di ultima generazione". Quindi l’attacco dei Dem alla politica: "Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia in Regione, senza dare motivazioni di ordine tecnico, hanno modificato il criterio delle distanza minima, come voleva anche l’amministrazione Ciarapica, e ora la sala slot può aprire. È una legge ad personam ed è il trionfo dell’ipocrisia perché si firmano protocolli contro l’emergenza ludopatia e intanto vincono i gestori delle sale slot e i politici che li sostengono e che hanno in cambio consenso elettorale".