"Legge sull’azzardo pagina nera di Acquaroli"

Al Cinciallegra il Pd affronta il problema della ludopatia. Micucci: "Nel 2017 votammo all’unanimità quello che ora è stato modificato"

"Legge sull’azzardo pagina nera di Acquaroli"
"Legge sull’azzardo pagina nera di Acquaroli"

di Lorena Cellini

Slot, Gratta e Vinci, lotterie: il fenomeno del gioco produce una spesa annua in Italia di 136 miliardi di euro. "Tanto per dare un’idea, stiamo parlando della stessa somma che lo Stato investe sulla sanità e che, secondo le stime, un terzo di questi denari sono riciclati e dietro al tema del gioco d’azzardo ci sono lobby, mafie e investimenti enormi rispetto ai quali ci troviamo a combattere con la fionda". Parole di Luciano Squillaci, presidente della federazione italiana delle comunità terapeutiche, ospite al Cinciallegra all’incontro organizzato dal Pd a Civitanova, su ‘Ludopatia, dalla Regione Marche una legge che favorisce il gioco d’azzardo’. Al centro la scelta della giunta di Francesco Acquaroli di modificare la legge del 2017 sul contrasto al gioco d’azzardo, abbattendone alcuni paletti. Se ne è parlato, con attacchi alla giunta regionale e cittadina, entrambe di centro destra, nella tappa della festa dell’Unità su un tema che da qualche anno impegna il Pd di Civitanova e quello regionale. "Nel 2017 – ricorda Micucci, allora consigliere regionale e oggi esponente comunale Dem – varammo una legge votata all’unanimità, anche dal centrodestra che con una giravolta oggi la modifica senza nemmeno riuscire a spiegare il perché. Quelle norme hanno consentito ai Comuni di applicare regolamenti restrittivi sul territorio che hanno resistito ai ricorsi in tribunale dei gestori di sale slot". È il caso di Macerata, con all’epoca sindaco Romano Carancini, oggi consigliere regionale, e che in merito alla nuova legge, la 132023, parla di "una delle pagine più nere della giunta Acquaroli. Si pensi soltanto che non è nemmeno passata al vaglio della commissione sanità, perché ne hanno fatto solo una questione commerciale e questo è aberrante, è mancanza di sensibilità mancata sensibilità della giunta regionale e di quella di Civitanova rispetto a un problema enorme, che devasta le famiglie". Il riferimento alla città riguarda il caso della sala slot di via Pellico, oggetto di tutta una produzione di atti della giunta di Fabrizio Ciarapica, bocciati dai tribunali del Tar e del Consiglio di Stato, una storia che ha ripercorso Giulio Silenzi, con attacchi al centrodestra "che va smascherato perché, per esempio a Civitanova, si sono fatti gli interessi dei gestori e rispetto a questo non si può restare indifferenti e servirebbe che anche parrocchie e associazioni alzino la voce". I dati 2017 dell’Agenzia Monopoli e Dogane ereggono Civitanova a Las Vegas delle Marche con 173 milioni di euro di giocate nell’anno (4.100 euro procapite).