Leonori: "Distrutti 25 anni di lavoro, escludo il dolo"

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"Sono qui dall’altra notte, da quando il sistema di allarme mi ha avvertito dell’incendio. Per noi è un danno enorme, abbiamo dedicato gli ultimi 25 anni della nostra vita a questa azienda". Elia Leonori, responsabile tecnico e socio della Ri.Mel, ieri ha risposto a tutte le domande dei vigili del fuoco e dei carabinieri del Noe, arrivati mentre il fuoco mandava in fumo l’attività della sua famiglia. "Intorno alle 23 di lunedì sul cellulare, grazie al sistema di allarme, ho visto che erano partite le fiamme. Ho chiamato subito il 112 e l’operaio che abita più vicino. Ma per quando sono arrivati era già tardi. Il sospetto, per ora senza poter avere conferme, è che l’incendio sia partito da una zona del capannone dove ci sono piccoli elettrodomestici, come i cellulari, che hanno le batterie al litio. Vedremo se dalle immagini della videosorveglianza si potrà capire qualcosa di più. In ogni caso, escludo il dolo: anni fa c’erano state delle proteste, ma avevamo realizzato i capannoni proprio per fare tutte le lavorazioni all’interno e nessuno si era più lamentato. Credo si sia trattato di un fatto accidentale. Chi tratta Rae e rifiuti simili sa che purtroppo sono cose che possono accadere". Per l’azienda, si tratta di un danno enorme. "È tutto da demolire, non so davvero cosa si possa essere salvato là dentro. Quantificheremo più avanti il danno". I rifiuti andati in fumo, precisa Leonori, sono classificati come non pericolosi, non c’erano materiali tossici almeno.

p. p.