L’estate all’Abbazia San Claudio va di moda

Negli ultimi tre mesi circa 12.000 visitatori. Tanti anche i turisti dal nord Italia: "Non ci aspettavamo un movimento del genere"

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di Diego Pierluigi

Una rara bellezza quasi silenziosa ma che non sfugge all’occhio di chi, durante l’estate, è alla ricerca di una cornice affascinante e allo stesso tempo magica. L’Abbazia di San Claudio si colloca tra le mete della provincia maceratese più gettonate dai turisti che capitano quasi per caso davanti a un monumento romanico dalle origini molto antiche, essendo sorta nel V o VI secolo sulle rovine dell’antica città Pausolae. A fare da ciceroni ci sono dei volontari, tra i quali, Albino Gobbi e Domenico Antognozzi che hanno illustrato così il continuo via vai di turisti nella frazione Corridonia. "Non ci aspettavamo un movimento del genere – esordisce Antognozzi –. Stando ai dati raccolti dal 14 maggio ad oggi saranno stati circa 12.000 i visitatori, prima della pandemia erano intorno alla metà, e a settembre si sono prenotate diverse scolaresche per visite guidate. Stanno arrivando inoltre tanti studiosi come professori di storia dell’arte – precisa Antognozzi –. Con il comune di Corridonia abbiamo in cantiere progetti ambiziosi volti a valorizzare l’Abbazia, vorrei che le persone non arrivassero qui per caso ma che ci sia un turismo regolare e programmato in modo che questo sito venga inserito in circuiti regionali". Un luogo di richiamo anche grazie al mistero che lo avvolge, generato dagli studi dell’indimenticato professor Giovanni Carnevale. Stando alle sue ricerche, infatti, la chiesa sarebbe la sede di sepoltura dell’imperatore Carlo Magno e che proprio San Claudio rappresenterebbe la capitale voluta per il suo impero carolingio, quell’Aquisgrana che i testi di storia collocano invece nella moderna Aachen, in Germania. Tante sono le corriere organizzate soprattutto dal nord Italia, come il gruppo di 45 persone giunto ieri da Badoere, provincia di Treviso. "Abbiamo svolto un tour che prevedeva la visita dei borghi più belli d’Italia – spiega la guida regionale Pompeo Vallorani –. Siamo stati anche all’Abbazia di Fiastra, Treia e Cingoli e nella strada di ritorno verso casa ci fermeremo a Corinaldo. Siamo rimasti veramente soddisfatti di questa tappa a San Claudio". Il luogo rappresenta anche un punto di ritrovo ideale, come racconta la comitiva composta da Paolo arrivato da Brescia per incontrarsi con i genitori Nino e Simona provenienti da Bari e il fratello Severino sbarcato direttamente da Parigi. "Ci siamo organizzati per un weekend insieme e alloggiamo a Macerata – raccontano–. Sulla guida abbiamo scoperto questa Abbazia, e così è nata la decisione di venire a visitarla considerando che era vicino a dove facciamo base, poi ci sposteremo a Recanati. Apprezziamo molto questi luoghi che si contraddistinguono per ordine e pulizia, oltre che per la tranquillità".