PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

L’ex consigliere assolto: "È la fine di un’odissea"

Accusato di maltrattamenti sui figli, ma per il giudice il fatto non sussiste "Le accuse della mia ex erano infondate, i ragazzi vogliono stare con me".

L’ex consigliere assolto: "È la fine di un’odissea"
L’ex consigliere assolto: "È la fine di un’odissea"

"È stata un’odissea durata otto anni, ma sono contento che alla fine sia stato dimostrato che non ho fatto nulla di male". L’ex consigliere comunale accusato di maltrattamenti ai danni dei figli si è tolto un macigno dal petto, dopo che il giudice Federico Simonelli lo ha assolto con la formula più ampia: "Il fatto non sussiste". Contro di lui, c’erano persino alcune registrazioni fatte dalla ex compagna, che avrebbero dovuto documentare la violenza del genitore. "Ho sicuramente urlato contro i miei figli, li ho anche insultati. Ma non c’era alcun maltrattamento, semplicemente dopo la quarantesima volta che ripeti una cosa può capitare di perdere la pazienza e alzi la voce, ma finisce lì. Tanto è vero che entrambi i figli sono voluti rimanere a vivere con me e non con la madre".

"E non solo – prosegue –. La mia ex compagna non ha fatto solo la querela per maltrattamenti. Ha presentato una denuncia al tribunale per i minori, chiedendo che i bambini fossero allontanati da me, e il tribunale le ha dato torto. E si è rivolta al tribunale civile, e anche lì le hanno dato torto, lasciandoli sempre con me. Loro stessi sono stati sentiti, e questo mi dispiace molto, ma ai giudici hanno sempre detto che stavano benissimo con me. Anche nel processo penale volevano parlare, per ribadire che non c’era alcun maltrattamento". In aula, nel chiedere l’assoluzione per l’imputato, l’avvocato Alessandro Marcolini, che lo difendeva con la collega Ilaria Gamberini, ha fatto presente quanto questi anni fossero stati già una condanna per lui, quanto sia stato doloroso quello che avevano vissuto padre e figli. "Ma mi conforta che la magistratura abbia saputo vedere come stessero davvero le cose. Certo, c’è voluto troppo tempo, ma questo non è un problema solo a Macerata. Alla fine però è emerso che non ho mai sfiorato i miei figli, che non li ho maltrattati, anzi, e mi conforta molto oggi vedere che, anche con le mie urla e litigate per i compiti o il cellulare, sono due ragazzi fantastici".