ASTERIO TUBALDI
Cronaca

L’housing sociale costa 16mila euro

A tanto ammonta la spesa sostenuta dal Comune per risarcire i danni fatti da una famiglia su un immobile

La vicenda è iniziata nel 2013 con un bando del Comune

La vicenda è iniziata nel 2013 con un bando del Comune

Una vicenda iniziata nel 2013 con un bando pubblico del Comune di Recanati per reperire alloggi da destinare a famiglie in difficoltà e si chiude oggi con una transazione che riaccende il dibattito sull’efficacia e i costi del sistema abitativo a canone calmierato e lascia una ferita aperta sia sul fronte economico che politico. La storia, infatti, è arrivata al capolinea – almeno dal punto di vista giudiziario – con una transazione da 16mila euro a carico del Comune per riparare i danni subiti da un appartamento privato concesso in affitto agevolato. Nel 2013, i proprietari di un immobile a Recanati aderirono all’avviso pubblico che cercava 15 appartamenti da locare a canone concordato e da subaffittare a nuclei familiari bisognosi.

La procedura era questa: il Comune affitta una serie di appartamenti da parte di imprese edili locali o privati e a sua volta li cede ad un canone più basso a famiglie bisognose. Le cose, però, non sono andate come sperava l’Amministrazione. Nel caso specifico il contratto di locazione partì il 17 ottobre 2013 con il Comune a fare da garante. Otto anni dopo, l’esperienza si è conclusa nel peggiore dei modi: il 6 novembre 2020 i proprietari hanno comunicato la volontà di non rinnovare il contratto che è stato formalmente risolto il 1° ottobre 2021, ma l’immobile è stato liberato solo il 20 febbraio 2024, al termine di una procedura di sfratto convalidata dal Tribunale di Macerata. E non è finita lì: al momento del rilascio, i tecnici comunali hanno riscontrato danni importanti all’immobile che, secondo i proprietari, ammontavano addirittura a quasi 30 mila euro, tra interventi diretti e spese collaterali. Dopo una valutazione dell’Ufficio Tecnico e una trattativa condotta dal legale dell’Ente, si è giunti a un accordo: il Comune riconosce un risarcimento "a saldo e stralcio" di 16 mila euro, cifra già prevista a bilancio per l’annualità 2025.

Ma quanto costa davvero questa politica di housing sociale basata su appartamenti privati? Le condizioni degli immobili restituiti raccontano di una gestione spesso fuori controllo. "Parliamo di oltre 200mila euro di risarcimenti complessivi ai proprietari per danni subiti – confessa sbalordito il sindaco Pepa –. Una cosa assurda, solo quest’ultimo caso ci costa 18mila euro. Parliamo di docce senza piatto doccia, infiltrazioni, muffa ovunque, porte divelte". Ma il nodo vero è il meccanismo alla base: "Il Comune si fa garante verso il proprietario anche per i danni commessi dagli inquilini e a pagare, alla fine, è l’Ente, cioè tutti noi". Ad oggi sono solo tre, per fortuna, gli alloggi rimasti sotto questa convenzione rispetto ai 13-14 originari.