"Lievitano le spese legali, ci rimette la città"

La critica della consigliera Murri sui dati in risposta alla sua interrogazione: "Cifre significative segnalano che non si procede bene"

A due mesi dalla chiusura dell’anno le spese legali del Comune ammontano a 235.650 euro e hanno già sforato l’importo del 2023, quando la spesa per le parcelle degli avvocati fu di 218.400 euro. I dati figurano nella risposta all’interrogazione consiliare presentata il 9 ottobre da Letizia Murri (Ascoltiamo la città).

Il capitolo delle spese per i patrocini non comprende peraltro le spese di soccombenza, accantonate nell’avanzo di amministrazione, e nemmeno 40.000 euro di costi straordinari generati dal pagamento delle franchigie delle assicurazioni, che verranno finanziati con l’avanzo disponibile.

"C’è – sottolinea Murri – un livello oggettivamente elevato degli impegni di spesa per patrocinio legale che vanno oltre l’ordinario, tra l’altro non comprensivi delle spese di soccombenza, quelle che il Comune per ordine del giudice è tenuto a rimborsare alle controparti vittoriose in giudizio. Il secondo dato è che assistiamo a un aumento di queste spese".

Il 15 ottobre in aula consiliare l’amministrazione s’era infatti presentata con una variazione di bilancio da 45.000 euro e un prelevamento dal fondo di riserva di 52.900 euro per far fronte alle maggiori spese per le cause. "L’assessore alle finanze Claudio Morresi – ricorda Murri – disse in quella sede che sarebbero state necessarie altre variazioni di bilancio, da qui al 31 dicembre, per ulteriori spese legali".

"Cifre così significative – denuncia – segnalano che non si sta procedendo bene nell’azione amministrativa, lontani dai principi di prudenza e diligenza nella gestione della cosa pubblica, non evitando quelle scelte politiche che hanno un’alta probabilità di produrre contenziosi o, comunque, non valutando oculatamente se e quando promuoverli, soppesando costi e benefici". Nel bilancio comunale esiste anche un fondo contenziosi di 2 milioni di euro, inutilizzato. "Forse – chiede Murri – gli amministratori sanno che a breve dovranno fare fronte a risarcimenti importanti, per cui ritengono di non intaccare quel fondo procedendo invece con l’integrazione degli stanziamenti in variazione di bilancio?".

"Sono riflessioni – conclude – dovute perché le somme, considerevoli, potrebbero diversamente essere impegnate per la collettività e ogni giorno vediamo quante e quali sono le esigenze dei cittadini, per manutenzioni ordinarie e straordinarie delle strutture, degli impianti e delle strade e per investimenti nel sociale".

Lorena Cellini