
Aveva fatto ricorso al Tar davanti al rifiuto del Comune a consegnare la lista dei firmatari della petizione contro il...
Aveva fatto ricorso al Tar davanti al rifiuto del Comune a consegnare la lista dei firmatari della petizione contro il progetto di un supermercato sulla collina di Costamartina, ma ora la Cristallo srl ha deciso di rinunciare all’azione legale. Nella camera di consiglio dell’11 giugno, i magistrati hanno preso atto della memoria depositata dalla immobiliare della famiglia Ercoli il 3 giugno, in cui dichiarava di non avere più interesse a procedere, e il ricorso è stato dichiarato improcedibile con sentenza pubblicata la settimana scorsa.
Cambia idea la Cristallo, che aveva invece chiesto l’annullamento della nota con cui il segretario generale del Comune il 19 febbraio scorso le aveva negato la consegna di atti per prendere visione dei documenti depostati a Palazzo Sforza, relativi alla raccolta di firme contrarie alla variante al Piano regolatore con cui la giunta Ciarapica voleva dare il via libera a una nuova lottizzazione, la realizzazione di un supermercato nel rione di Villa Eugenia.
La petizione, che raggiunse le 4mila firme, è stata lo strumento con cui i civitanovesi hanno fatto pressione sul consiglio comunale affinché rigettasse il progetto, in prima lettura adottato ma che poi venne bocciato al momento di votarne l’approvazione definitiva. Il voto contrario dell’aula consiliare è stato impugnato al Tar dalla Cristallo, ricorso che resta in piedi, ma l’immobiliare si è poi rivolta al tribunale regionale anche per far invalidare il diniego del Comune di Civitanova a consegnare gli elenchi con nomi e cognomi dei firmatari della petizione. Un ricorso a cui poi ha rinunciato.
Secondo quanto riportato in sentenza, il ricorso era stato presentato contro il Comune e nei confronti della Provincia di Macerata, di Fausto Troiani in qualità di presidente del consiglio comunale, inoltre nei confronti di altri esponenti consiliari; vengono citati Lavinia Bianchi e Lidia Iezzi, mentre per altri due vengono indicate soltanto le iniziali, quindi L. M. E M. F., inoltre contro Gabriele Troiani, un residente del quartiere di Villa Eugenia e tra i principali promotori della petizione. Il Tar ha dichiarato improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse e ha compensato le spese del giudizio.