Un progetto per sensibilizzare sulle gravi problematiche legate alla droga e alla mafia. Questo il video podcast "L’inganno dei silenzi" ideato dal filmmaker tolentinate Paolo Fineschi e realizzato con il supporto di Luca Passacantando: venerdì alle 17 la presentazione alla biblioteca Mozzi Borgetti. L’iniziativa, organizzata dall’associazione "Per Nicola oltre il deserto dell’indifferenza" con il patrocinio del Comune (assessorato alle Politiche sociali) e Università di Macerata, vuole offrire una visione diretta dei pericoli che le droghe e la mafia rappresentano. Dopo i saluti istituzionali del vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, Francesca D’Alessandro, interverranno l’avvocato Giuseppe Bommarito, il professor Roberto Scendoni e un giovane, di nome Stefano. "Le droghe e il traffico di sostanze stupefacenti rappresentano una delle sfide più gravi per la comunità – spiega D’Alessandro –; le mafie sfruttano la vulnerabilità delle persone, creando un ciclo di violenza e degrado che colpisce soprattutto i giovani e le famiglie. Con questo podcast l’autore dà voce a chi ha vissuto queste esperienze in prima persona, ma anche a chi combatte ogni giorno per contrastarle". Il progetto si sviluppa in cinque episodi di 30 minuti ciascuno, pubblicati su YouTube da sabato. Nel primo e nel secondo episodio l’avvocato Bommarito condividerà la sua esperienza riguardo la morte del figlio a causa della droga; nel terzo episodio sarà il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Ferdinando Mazzacuva, a spiegare le strategie delle forze dell’ordine per contrastare il traffico di droga. Nella quarta puntata il medico legale Scendoni fornirà un’analisi degli effetti fisici e psicologici delle droghe sul corpo umano. Infine, nel quinto episodio, un giovane condividerà la sua esperienza personale, raccontando la lotta contro la dipendenza da sostanze stupefacenti e come è riuscito a liberarsi dalla schiavitù della droga. La prima puntata sarà su YouTube sabato a mezzanotte, le successive usciranno ogni giovedì alle 18.
Martina Di Marco