
Il 36enne settempedano trapiantato in Spagna pubblica il suo nuovo Ep "Me he Dejado Engañar" è frutto del periodo di isolamento durante il Covid.
Ingegnere di professione, musicista per passione. Parliamo di Emiliano Borri, 36 anni, originario di San Severino (dove vive la sua famiglia), stabilitosi da qualche anno in Spagna per lavorare all’Università di Lleida, in Catalogna. Oggi arriva su tutte le piattaforme digitali il suo nuovo Ep ("Extended Play", pubblicazione musicale più lunga di un singolo) dal titolo "Me he Dejado Engañar": un viaggio tra le visioni psichedeliche della musica degli anni ’60 e l’intimità creativa di una pandemia vissuta in solitudine. Il lavoro, infatti, è il frutto di un periodo di isolamento vissuto in Spagna nel 2020, durante il Covid. "Ero solo in un piccolo appartamento a Lleida – dice Borri – con una chitarra classica e tanto tempo per pensare e creare. Registravo con il telefono, mandavo tutto a Edoardo, il mio primo ascoltatore che non si fa problemi a dirmi quando qualcosa non funziona". Gli arrangiamenti sono curati da Edoardo Graziani, che ha anche suonato basso, tastiere, organo e curato i mix, mentre la batteria è di Lorenzo Lucentini. "I testi si sono affinati negli anni, maturando come me – aggiunge Emiliano – anche perché in questi anni ho potuto confrontarmi con amici madrelingua e, soprattutto, con Olga Muñoz (in arte Desdelapiel) la mia compagna, poetessa originaria di Lleida, che ha anche realizzato la copertina del disco". Il risultato è un disco rock dalle forti influenze pop psichedeliche. I brani sono tutti in spagnolo.
m. g.