"Lo Stella Maris ci sta a cuore Mantenga la sua funzione sociale"

Ciarapica sullo storico istituto: appoggeremo la cooperativa 13 Maggio se si metterà in gioco, a patto che il progetto sia chiaro

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"Le sorti di Stella Maris ci sono state sempre a cuore e lo abbiamo dimostrato con i fatti. Ho letto di trattative di vendita e condivido le preoccupazioni che l’immobile possa finire in mano a privati. Personalmente sono del parere che la storia dell’istituto debba avere una continuità, ma non bisogna dimenticare che siamo di fronte a un patrimonio privato". Il sindaco Fabrizio Ciarapica dice la sua sul tema sollevato da Sergio Marzetti e su cui era intervenuto anche Galliano Micucci. Non nasconde le perplessità sul futuro dell’immobile, assicura il suo impegno per fare chiarezza e tentare soluzioni che vadano nella direzione da tutti auspicata, e cioè che l’istituto continui a espletare attività in linea con finalità socio-culturali che hanno segnato la sua storia. "Parlerò con la direzione delle Suore della Riparazione – dice il sindaco – lo farò a breve e cercherò di capirne le intenzioni. La memoria, però, va salvata non con le parole ma con la collaborazione di tutti – aggiunge –, servono sinergie, in particolare serve conoscere quali sono le reali proposte per l’eventuale uso di quegli spazi". Ciarapica sposta quindi l’attenzione sul passato, per confermare l’impegno del centrodestra per valorizzare lo Stella Maris. "Non si può dimenticare – sottolinea Ciarapica – che proprio grazie alle scelte politico-finanziarie delle amministrazioni Marinelli-Mobili e al coinvolgimento delle realtà del territorio, l’istituto ha accolto la facoltà di Mediazione linguistica, che in pochi anni ha raggiunto un migliaio di iscritti garantendo un indotto importante per l’economia della città. A porre fine a questo investimento in cultura e qualità è stata proprio la sinistra, che per negligenza e incapacità ha perso la facoltà universitaria. Nè bisogna dimenticare che oggi Stella Maris come realtà scolastica continua a esistere e svolgere un ruolo educativo sul territorio, nella sede presso la scuola Pirandello, dove, per nostra volontà, opera l’istituto di scienze umane". Quanto all’oggi, il sindaco dice di non essere contrario a sostenere iniziative che conducano a una casa di riposo. "A patto però – sottolinea – che si faccia chiarezza: sosterrò una casa di riposo e non con destinazioni diverse. La proposta di Micucci – aggiunge – nel 2018 non ebbe seguito perchè non era chiara. A porre il problema, peraltro, non fu il centrodestra ma il consigliere del M5S. Noi avevamo dato il nostro assenso – ricorda –, tanto che abbiamo approvato la variante sulla destinazione d’ so, da scolastico-culturale a socio-assistenziale. Allora, di fronte ai dubbi del consigliere del M5S, rinviammo tutto per fare le verifiche richieste e non se ne parlò più. Oggi la 13 Maggio potrebbe rimettersi in gioco? Avrà il nostro appoggio. A patto che tutto sia chiaro".

g. f.