REDAZIONE MACERATA

L’ultimo presepe di Messi: "Ci sarà una grande novità"

I troppi impegni non gli permettono di allestirlo al meglio come ha fatto dal 2009 conquistando estimatori un po’ in tutto il mondo.

L’ultimo presepe di Messi: "Ci sarà una grande novità"

L’ultimo presepe di Messi: "Ci sarà una grande novità"

"Con Natale alle porte vi annuncio una mia decisione assolutamente sofferta, ma doverosa: il 2023 sarà l’ultimo anno del Presepio Recanati aperto al pubblico. Gli impegni di famiglia e lavoro non mi permettono più di seguire il tutto come ho sempre fatto dal 2009 in poi". Il recanatese Leandro Messi, pluripremiato artigiano che da oltre vent’anni realizza uno strepitoso Presepe meccatronico-olfattivo, ha annunciato con profonda tristezza che dal prossimo anno si ritirerà dalle scene pubbliche e da questa avventura che, dice lui stesso, "ha accompagnato dapprima la mia fanciullezza, poi l’adolescenza, poi la giovinezza ed infine l’uomo". Leandro Messi vanta da quanto è riuscito a scoprire negli archi del Comune di Recanati una parentela con Lionel Messi, il famoso campione di calcio argentino. Il presepe è stato interamente realizzato a mano dall’artista recanatese, e da più di dieci anni da quando lo espose per la prima volta circa dieci anni fa nella chiesa di san Vito, lo ha sempre arricchito di qualche novità. Negli ultimi anni la sua opera ha trovato posto nei locali comunali di via Passero Solitario, un tempo officina del fabbro comunale. Per quest’anno Messi annuncia già qualche indizio: "La vendemmia, il frantoio trainato dall’asino, l’albero della cuccagna, il pescatore sarà intento a sistemare la rete e....fuma la pipa, scoppierà un temporale e una donna non riesce ad aprire l’ombrello, un mestiere non lo anticipo visto che rappresenta una novità assoluta ed infine a 800 anni dal primo presepio allestito a Greccio non può mancare il dovuto omaggio a San Francesco d’Assisi". Però "tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine, scrive nel suo messaggio Messi. Lavorare ogni anno mesi per preparare il tutto, poi gestirlo occupando tutte le feste natalizie è diventato troppo impegnativo. Ho iniziato dal nulla, aiutato dalla collaborazione del Comune di Recanati e dalla mia testardaggine quando soltanto 4 gatti hanno creduto a questo progetto (l’allora Sindaco Fiordomo, Giorgio Calvaresi, Angelo Belelli e appunto il sottoscritto). Ora tutto questo è conosciuto in Spagna, in Colombia, in Brasile, in Messico, negli USA, a Porto Rico e in generale a tantissimi appassionati nel mondo".

Antonio Tubaldi