L’ultimo saluto a Nino Ricci "La tua arte non muore"

L’addio al pittore e incisore. Allì Caracciolo: "Impossibile parlare di te al passato"

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di Lorenzo Monachesi

"Solo chi lavora con le mani, con il cuore e con la mente è un artista e Nino Ricci lo è stato con le sue opere e a scuola". È il ricordo dall’architetto Sandro Polci al funerale di Nino Ricci, 91 anni, che si è celebrato nella chiesa di Santo Stefano. "Qui – aggiunge Polci – si è sposato e qui c’è la vetrata che lui ha realizzato". I ricordi affiorano e spesso sono espressi al presente, a cominciare dalle parole del parroco don Krzysztof il quale nell’omelia parla di vita, con la morte che non segna la fine di tutto. Anche la regista, poetessa e scrittrice Allì Caracciolo parla al presente. "Mi è impossibile parlare di te al passato; non esiste il passato per l’arte e per la poesia". Quella di Nino Ricci è stata una vita spesa nel segno dell’arte, della cultura e alla cerimonia non sono mancati gli amici con i quali ha condiviso passioni, incontri, chiacchierate. È stato un punto di riferimento. "Penso – Lucia Tancredi ha letto il messaggio inviato dal professor Roberto Cresti – che per sette decenni abbia macinato il Novecento in quella sua misura privata, tenendosi a contatto con tutto, ma di tutto prendendo quello che interessava, e con non pochi “no grazie“". E la stessa Tancredi ha ricordato un colloquio sui colori, soffermandosi anche sul rosa che tanto il maestro amava. "È il colore del mattone di Macerata, un po’ polvere, una tinta di albicocca, una nota squillante di arancia amara". Poi Tancredi ha chiuso con un altro colore. "Il bianco di una vita silenziosa". Giorgio Pietroni ha letto il messaggio inviato dal poeta Eugenio De Signoribus. "Non ci siamo più visti ultimamente – ha detto – e non ho sentito più la tua voce, ma resta l’enorme affetto e per me non è cambiato nulla. Se chiudo gli occhi ti vedo sempre nella tua casa, nella cordialità". Sui banchi della chiesa c’erano tra gli altri il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore Katiuscia Cassetta, l’ex assessore Stefania Monteverde; gli architetti Sandro Polci, Giuseppe Oresti e Marco Scrivani; gli avvocati Bruno Mandrelli, Adriano Ciaffi, Renzo Tartuferi, Carlo Cingolani, Federico e Alfonso Valori; l’ingegnere Aldo Birrozzi; e poi artisti ed esponenti della cultura come Paola Ballesi, Allì Caracciolo, Stefano Calisti, Alessandra Sfrappini, Franziska Kurth, Giorgio Pietroni, Renato Pasqualetti, Alvaro Valentini, Nicola Di Monte, Lucia Tancredi.