L’ultimo saluto a Tappatà "Incontrarti è stato un dono Bravo e pieno di umanità"

Il commosso ricordo dei colleghi dell’ex primario. In chiesa anche la direttrice Corsi. L’amico: "Non mi ha risposto al telefono, sono corso da lui e l’ho trovato senza vita".

L’ultimo saluto a Tappatà  "Incontrarti è stato un dono  Bravo e pieno di umanità"

L’ultimo saluto a Tappatà "Incontrarti è stato un dono Bravo e pieno di umanità"

Uno dei tre nipoti del dottor Giuseppe Tappatà, gli occhi lucidi di pianto, ha accompagnato il feretro all’uscita dalla chiesa dove era appena stato dato l’ultimo saluto a suo nonno. È rimasto lì accanto fino a quando il feretro non è stato sistemato sul carro funebre. Un’immagine che dice più di mille parole sull’affetto che legava ‘Peppe’ ai nipoti, ai figli, ai familiari. Ieri, in chiesa, a Montegranaro, si sono ritrovati tanti medici, colleghi dell’ex primario di Rianimazione dell’ospedale di Macerata, a partire da Daniela Corsi (direttore generale Ast 3, già direttore di Anestesia e Rianimazione) fino all’ex direttore Gianni Genga, passando per GianRenato Riccioni, ex dottore di Rianimazione. E’ stato lui l’ultimo ad aver parlato con Tappatà, al telefono. Dovevano risentirsi dopo una mezz’ora ma, dopo numerosi tentativi andati a vuoto, si è preoccupato ed è partito da Corridonia per raggiungere la casa dell’amico arrivando quasi in contemporanea con il figlio Gabriele e trovando Giuseppe senza vita sul divano, dovendo poi assolvere al doloroso compito di constatarne il decesso. E Riccioni, dal pulpito, ha voluto salutare l’amico: "Quando ho constatato la tua morte, ti ho abbracciato e ho pianto come quando è morto mio padre. Incontrarti è stato un dono che ha segnato e ha dato bellezza alla quotidianità del nostro lavoro, fino a far crescere un’amicizia preziosa". Ha fatto ricorso alla metafora della pioggia: "Sei stato per me una pioggia, mi hai ‘inzuppato’, mi hai reso, la persona che sono e per questo ti ringrazio immensamente". Poco prima, Don Andrea Bezzini aveva elencato le qualità che appartenevano a Giuseppe, la sua professionalità "intesa come competenza, disponibilità e sapersi relazionare: la sua preparazione come medico, la sua disponibilità e la sua profonda umanità nel coltivare le relazioni".

Tanti gli amici di una vita, quelli che hanno condiviso con lui l’amore per la politica attiva per la propria città e quelle ‘battaglie’ che vedevano sempre Giuseppe Tappatà eccellente mediatore, che si sono ritrovati nella chiesa gremita, a partire dagli ex sindaci Gianni Basso e Paolo Baleani, Gastone Gismondi e l’attuale, Endrio Ubaldi insieme a tanta altra gente che ha voluto far sentire la propria vicinanza a Sara e Gabriele, ai loro coniugi e ai nipoti.

Marisa Colibazzi