"L’unica opzione è stringere i denti"

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"Diventa necessaria una politica con una prospettiva di medio-lungo termine al fine di supportare gli extra costi per le imprese. Servirebbe un nuovo assetto, per una maggiore autonomia da un punto di vista energetico e agroalimentare". È la proposta di Federico Maccari, giovane amministratore di Entroterra spa - La Pasta di Camerino. La sua azienda, nel post-sisma, è passata da 47 a 75 dipendenti. Tutti con contratto a tempo indeterminato. I Maccari hanno costruito un nuovo stabilimento in nove mesi, raddoppiato la superficie con un investimento da tre milioni di euro, assunto una trentina di persone. "Puntiamo a tutelare il lavoro – prosegue Maccari (nella foto) – sperando in tempi migliori. Deve passare la notte, come si dice. Per ora stringiamo i denti". L’imprenditore sottolinea che l’aumento dei costi del grano è cominciato da agostosettembre dell’anno scorso, per effetto delle condizioni climatiche estreme della passata stagione. Meno grano duro è stato prodotto a livello globale, in particolare Stati Uniti e Canada, tanto da influenzare anche il mercato italiano. "Le quotazioni sono salite di un +100-120 per cento – afferma l’imprenditore Maccari –, con un conseguente incremento dei prezzi della pasta, inasprito dagli aumenti del costo di trasporti, imballaggi ed energia. Bisogna purtroppo fare i conti con il costo del prodotto alle stelle. Utilizziamo materie prime 100% locali, marchigiane (solo laddove le risorse delle Marche non siano sufficienti, ci rivolgiamo al Tavoliere delle Puglie). E non abbiamo aumentato i costi neanche del 20 per cento sebbene abbiamo subìto rincari del 60 per cento, perché vogliamo mantenere la clientela, il consumatore, evitando un calo negli acquisti. Non possiamo rischiare – conclude l’amministratore di Entroterra spa – un’eventuale reazione del consumatore di fronte ad un aumento di prezzo troppo importante".

l. g.