Macerata, in terapia intensiva 18 pazienti su 21 sono no vax

L’assessore Saltamartini: la profilassi funziona, i vaccinati in Rianimazione sono anziani con patologie gravi. "Bisogna puntare sui monoclonali"

Il reparto Covid di un ospedale

Il reparto Covid di un ospedale

macerata, 13 novembre 2021 - "Dei 21 pazienti in terapia intensiva 18 sono non vaccinati. Altri tre sono vaccinati, ma si tratta di pazienti per lo più anziani e con patologie gravi. In Area Medica, su 70 ricoverati 42 non sono vaccinati, 28 i vaccinati ma, anche in questo caso, prevalentemente su con gli anni e con diverse malattie, in particolare il diabete. Questo significa che il vaccino funziona, ma la battaglia contro il Covid si combatte su più fronti". Filippo Saltamartini, assessore regionale alla sanità, conferma – dati alla mano – l’importanza della vaccinazione contro il Covid nel prevenire l’insorgere della malattia o di attenuarne gli effetti.

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"L’obiettivo più importante è evitare l’ospedalizzazione – prosegue Saltamartini –, anche perché oltre ai pazienti Covid bisogna garantire assistenza e cura a tutti gli altri. E questo, oltre che con il vaccino, può essere fatto attraverso un uso più diffuso degli anticorpi monoclonali, particolarmente efficaci nel combattere la malattia in fase precoce. Abbiamo a disposizione oltre duemila trattamenti che è bene utilizzare. Per farlo bisogna monitorare continuamente la situazione e individuare con rapidità i pazienti positivi che hanno sintomi iniziali".

Quanto al rischio che le Marche finiscano in zona gialla, Saltamartini afferma che questo – per ora – non c’è mai stato, visto che per cambiare colore devono sussistere contemporaneamente tre condizioni: superamento di 50 casi per 100mila abitanti, superamento della soglia del 10% di occupazione dei posti letto di terapia intensiva e del 15% dei posti letto in area medica. Mentre le soglie dei primi due sono state superate, la terza è stata sempre ben al di sotto del limite.

L’assessore coglie l’occasione per sottolineare che l’anno scorso, al suo insediamento, le Marche potevano contare su 118 posti letto di terapia intensiva negli ospedali più altri 28 nel Covid Center di Civitanova. "Poi, gradualmente, secondo le indicazioni del ministero e del Servizio Sanità della Regione ne abbiamo attivati tanti altri, fino a giungere a 238. È chiaro, però, che pur con questa aumentata disponibilità, che dobbiamo considerare una riserva strategica, bisogna cercare comunque di evitare o ridurre l’ospedalizzazione, ricordando che la terza dose ormai va considerata come il completamento del ciclo vaccinale". Ieri , intanto, sono stati eseguiti 3.635 tamponi, 1.983 nel percorso diagnostico e 1.652 nel percorso guariti. I nuovi contagi sono 210: 26 in provincia di Pesaro-Urbino, 65 in provincia di Ancona, 43 in provincia di Macerata, 34 in provincia di Fermo, 38 in provincia di Ascoli e 4 residenti fuori regione. Le persone in isolamento domiciliare salgono da 2.844 a 2.928, 84, il totale dei positivi sale da 2.935 a 3.019, 84 in più. Le persone in quarantena passano da 5.078 a 5.389, 311 in più. In provincia di Macerata c’è un paziente Covid in area semi intensiva nell’ospedale del capoluogo. Le persone in quarantena passano da 765 a 852, 87 in più. Purtroppo c’è da registrare un nuovo decesso: si tratta di una donna di 82 anni di Fermo.