Macerata, lite al bancomat. Grida e insulti

Volano frasi a sfondo razzista. I carabinieri riportano la calma

Un carabiniere al lavoro: i militari hanno raccolto le diverse versioni sull’accaduto (foto d’archivio)

Un carabiniere al lavoro: i militari hanno raccolto le diverse versioni sull’accaduto (foto d’archivio)

macerata, 9 settembre 2018 - Ieri è scoppiata una brutta lite tra tre donne in fila allo sportello bancomat delle Poste, tanto da richiedere l’intervento dei carabinieri. Verso le 12.30, nella filiale in via Marchetti, una donna maceratese di mezza età che stava utilizzando il bancomat delle Poste è andata su tutte le furie perché, secondo quanto lei stessa ha riferito alla pattuglia delle forze dell’ordine, una donna di origini africane si sarebbe avvicinata al punto di poterle leggere il pin.

Non sono mancati commenti e riferimenti razzisti sulla vicenda, perché la donna si è detta estenuata dalla percentuale di «extracomunitari presenti in città, sono ovunque, non si può fare neppure un bancomat senza venire aggrediti. Salvini fa bene a riportarli in Africa». Il riferimento alla presunta aggressione però è rivolto a una terza donna, italiana, intervenuta per difendere la straniera.

Questo ha scatenato le ire della residente, e il diverbio ha rapidamente assunto i connotati di una lite in cui non sono stati risparmiati insulti e urla: la maceratese ha accusato l’ultima arrivata di averle messo le mani addosso. Quest’ultima si è invece difesa dicendo di averla semplicemente spostata per i fianchi, senza usarle violenza.

La scenetta ha attirato l’attenzione degli stessi impiegati delle Poste, che hanno avvisato le contendenti di aver chiamato i carabinieri. La pattuglia intervenuta ha raccolto le testimonianze delle tre diverse donne: la signora straniera si è difesa spiegando che la maceratese sarebbe esplosa in insulti vedendola avvicinarsi da lontano, e che in nessun modo lei era così vicina al bancomat da poterne disturbare le operazioni.