LORENZO MONACHESI
Cronaca

Magnalonga dei 5 Castelli. Passeggiata per le donne

Il primo giugno l’iniziativa di ’Woman is life‘ con Comune e pro loco di Caldarola. Camminata, enogastronomia e raccolta fondi per la cooperativa Il Faro.

La presentazione della Magnalonga dei 5 Castelli

La presentazione della Magnalonga dei 5 Castelli

Non è solo una passeggiata panoramica enogastronomica la "Magnalonga dei 5 Castelli" tra le bellezze di Caldarola e le sue specialità, ma pure un’occasione per aiutare le donne vittime di violenza a uscire dalle strutture protette per iniziare una nuova vita. Ecco un esempio di unione di forze: il Comune, la pro loco di Caldarola e l’associazione Woman is life, nata da un’idea di Deborah Pantana e che conta 350 iscritte, uniscono le forze perché la passeggiata del primo giugno possa essere anche un altro passo verso la parità di genere. "L’obiettivo – spiega Pantana – è una raccolta fondi a favore della cooperativa Il Faro per aiutare le donne a uscire dalle strutture protette". Ma uscire da queste strutture significa cominciare da zero perché c’è da trovare un lavoro, si dovranno pagare l’affitto, le bollette, mantenersi e a volte anche mantenere i figli. "Vorremmo raccogliere dei fondi – spiega – per dare dei voucher di mille euro". Questa passeggiata sarà in cinque tappe e in ciascuna si potranno assaggiare specialità del territorio. "È una camminata di 11 km – dice il sindaco Giuseppe Fabbroni – immersi tra bellezze naturali e affascinanti realtà". Sarà un gioco di squadra questo appuntamento. "Ci saranno stand – spiega Edi Castellani, presidentessa della associazione Artemisia Lab – dove sarà promossa la cultura della prevenzione con esperti e medici. Poi ci saranno dei gadget". Ed ecco magliette, borse, cappellini, spille. "Sono oggetti – spiega Graziella Scartoccetti di Woman is life – che lanciano un forte messaggio e che sono l’occasione per contribuire al cambiamento". I gadget sono qualcosa di unico, come la spilla con il logo dell’associazione Woman is life. "È una spilla di terracotta – spiega Marica Sabbatini di Appignano, che da 18 anni ha un laboratorio di ceramica – fatta a mano, dipinta una ad una".