Maltempo, conta dei danni "Un incubo che si ripete"

Operai al lavoro per sistemare le strade. Torna operativa la mensa della materna Cingolani: "Speriamo che ora sia riconosciuto lo stato di calamità naturale"

di Matteo Parrini

Proseguono senza sosta i lavori da parte di operai comunali, volontari e privati per sistemare le zone colpite dagli smottamenti di terreno e ripulire garage, scantinati e strade dal fango tornato a scorrere per le vie del centro urbano dopo il temporale di lunedì pomeriggio. Proprio grazie al lavoro di volontari ed operai comunali oggi tornerà in funzione la mensa della scuola materna di via Bellini chiusa nella giornata di ieri a causa dei danni arrecati dalla pioggia alle sale destinate al consumo dei pasti.

Nel frattempo si tornano a contare i danni, soprattutto nelle zone già colpite dall’alluvione dello scorso 15 settembre. Numerose le strade nel quartiere San Rocco che ormai presentano il manto danneggiato. Come riferito dal vicesindaco Denis Cingolani "i problemi principali si sono verificati nel centro urbano lungo la strada del cimitero fino ad arrivare in viale Roma con il semaforo in tilt. Purtroppo, come se non bastasse, nuovi danni e disagi si sono registrati anche nella zona di via Gramsci e di nuovo in via San Sollecito che dovrà restare chiusa al traffico. Le situazioni peggiori comunque sono derivate dalle strade periferiche e rurali, in particolare nell’intersezione tra Peschiera e Crinacci. Ormai – ha ammesso il vicesindaco – è come un incubo che è tornato a ripetersi a distanza di nemmeno un mese, proprio quando stavamo ultimando la sistemazione delle strade con pulizie di canali e fossi. La conseguenza peggiore è che tutte le messe in sicurezza degli ultimi giorni a questo punto, almeno in parte dovranno essere riviste e ripristinate". Quanto alla conta dei danni, che nei giorni scorsi erano stati stimati di circa 2 milioni e 800mila euro per le sole strutture pubbliche, ora Cingolani riconosce che "dovrà essere fatta in maniera più dettagliata nei prossimi giorni, con la speranza che con questo ennesimo momento drammatico venga finalmente accolta la nostra richiesta di rientrare nella calamità naturale, come invece non avvenuto per i fatti del 15 settembre".