Mamma travolta e uccisa Chiuse le indagini sull’autista

Incidente al Convitto, a febbraio l’udienza per l’uomo al volante del pullman

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di Paola Pagnanelli

Chiuse le indagini sull’investimento fatale per Federica Ciuffetti, la giovane mamma travolta e uccisa mentre attraversava davanti al Convitto. Il primo febbraio si terrà l’udienza preliminare per Vincenzo Di Stefano, il conducente del pullman che avrebbe travolto la donna. L’incidente avvenne la mattina del 27 luglio 2021. Ciuffetti, 46enne residente a Corridonia con il marito e la figlia, stava andando a lavorare negli uffici della Provincia, in corso della Repubblica. In piazza Marconi attraversò sulle strisce pedonali. Ma quando era quasi arrivata alle scale che salgono al sottopassaggio, fu urtata da un pullman, cadde a terra e venne investita. Il conducente non si accorse di nulla, e come documentato dalle telecamere a bordo neppure i passeggeri videro nulla. Ma gli agenti della polizia locale avviarono subito gli accertamenti, e poche ore dopo individuarono il mezzo che, salendo dai giardini Diaz, era passando davanti al Convitto per risalire poi lungo le mura. Alcuni riscontri appurarono che era stato quel bus a travolgere la donna: nella parte inferiore della carrozzeria furono trovati campioni di tessuto della vittima. Il sostituto procuratore Enrico Riccioni ha disposto anche un accertamento tecnico, facendo ripercorrere allo stesso pullman quel tratto di strada simulando l’attraversamento di un pedone. Per fare la curva, il mezzo prima si doveva allargare verso via Piave, e poi sterzare a sinistra per risalire in via Caduti di Nassiriya, accostando la fiancata ai paletti che proteggono i pedoni davanti alle scalette; in quest’ultima fase sarebbe stata colpita e investita la 46enne. Dopo tutti gli accertamenti il conducente, Di Stefano, originario di Trapani e residente a Civitanova, è stato accusato di omicidio stradale, per non aver ridotto la velocità in prossimità del passaggio pedonale e per non essersi arrestato con il pedone che stava attraversando. Concluse le indagini, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio e il gup Giovanni Manzoni ha fissato l’udienza al primo febbraio. In tribunale, Di Stefano sarà difeso dall’avvocato Giacomo Frazzitta di Marsala. I genitori di Federica Ciuffetti, che sono assistiti dall’avvocato Andrea Agostini, il marito e la figlia, potranno costituirsi parti civili per chiedere di essere risarciti. In udienza preliminare, si deciderà come procedere: se archiviare l’accusa e prosciogliere l’imputato, oppure se rinviarlo a giudizio o ancora se procedere con un rito alternativo.