Mancini presenta la sua squadra "Si cambi il modo di fare politica"

In corsa per Ancona Giorgini, Merlini, Pagnanelli, Salcocci, Simoni e Taffetani

Migration

Roberto Mancini con i candidati della provincia di «Dipende da noi».

Presentati ieri a Tolentino i candidati e le candidate per la circoscrizione di Macerata della lista "Dipenda da noi" per Roberto Mancini. Al fianco del docente universitario, che ha creato lo scorso settembre questo movimento d’impegno civile, per la provincia ci sono: Elisabetta Giorgini, in prima linea nel volontariato, socia fondatrice della Bottega del commercio equo e solidale a Civitanova, Katiuscia Merlini (Cessapalombo) insegnante di scuola dell’infanzia, appassionata di Sibillini e arrampicata, organizzatrice di eventi sportivi nei centri storici; il maceratese Antonio Pagnanelli, architetto e ambientalista, che ha organizzato con il dipartimento di studi umanistici Unimc delle conferenze sul rapporto tra natura e paesaggio. E ancora, la tolentinate Barbara Salcocci, impiegata amministrativa e commerciale in azienda, volontaria al Sermit, che, come tanti altri cittadini, ha perso casa con il terremoto. Sempre come candidati al Consiglio regionale, ci sono Matteo Simoni di Loro Piceno, dipendente in Regione a tempo determinato (dal 2011 al 2018 ha lavorato nel settore dell’immigrazione come operatore, coordinatore e funzionario dell’organizzazione internazionale delle migrazioni) e Fabio Taffetani di Appignano, professore ordinario di botanica all’Università Politecnica delle Marche, che ha guidato campagne di tutela ambientale per la biodiversità ed è membro di diverse associazioni, come Medici per l’ambiente. Mancini, nello svelare la formazione, ha sottolineato come ci siano persone con esperienze nel mondo della scuola, del volontariato e della ricerca. "Vogliamo cambiare il metodo di fare politica – spiega – non la politica del potere, ma il prendersi cura del bene comune. Il primo obiettivo è radicare il movimento nel territorio con periodiche e mensili assemblee nelle province. Alle ultime regionali più del 50% dell’elettorato non aveva votato. Noi ci rivolgiamo a loro, come a chi vota a destra pur non essendo di destra, per sfiducia, perché è importante ricostruire la fiducia attraverso una partecipazione critica e organizzata dei cittadini. Destra e sinistra si alimentano a vicenda, è una falsa opposizione. La nostra sarà pure follia, ma non rassegnazione". Sul fronte sanità, propone due ospedali funzionali per provincia e l’infermiere di quartiere, "contro l’accorpamento messo in atto dalla giunta Ceriscioli".

l. g.