"Ritengo sbagliata la posizione dell’associazione Viviamo Civitanova sulle ciclabili. Non c’è dubbio che l’uso della bicicletta debba essere incentivato anche attraverso una rete ciclabile urbana, tenendo conto dei problemi della viabilità cittadina e dei parcheggi". Alfredo Mandolesi (foto) è stato per decenni un operatore balneare con lo chalet Marebello, e sulla mobilità cittadina ha sempre fatto battaglie controcorrente, fino a non escludere la pedonalizzazione di parte del litorale Piermanni. E se nella premessa plaude a Viviamo Civitanova "perché finalmente una associazione mette insieme commercianti e balneari, che devono lavorare insieme", non lesina critiche alla battaglia contro le ciclabili: "Non è vero che aver ridotto la carreggiata sul lungomare nord per la ciclabile ha provocato un calo degli utenti. I problemi a nord sono iniziati quando sul litorale sud gli operatori hanno investito sulla movida, che lo ha reso più attrattivo la sera. Se fosse vero il contrario, avrebbero problemi anche di giorno e invece la spiaggia nord ha molti più bagnanti di quella sud". Quanto all’impatto in centro delle ciclabili, che Viviamo Civitanova vede come fumo negli occhi "è giusto ci sia modo di muoversi sulle due ruote e parcheggi ce ne sono, basta organizzarsi. Ho lavorato 40 anni nel turismo, so quello che dico. Anche sul lungomare dicevano che non c’erano parcheggi, che però d’estate erano pieni alle primissime ore del mattino: non erano le auto di turisti, ma di residenti e operatori che lavoravano in spiaggia. Le ciclabili sono un bene per la città e sarebbe importante investire sui tratti urbani, per migliorare i percorsi verso le scuole per esempio e, in generale, per aumentare la sicurezza dei ciclisti. La città poi è in asse con la ciclovia adriatica, non ci si può vantare di una politica delle ciclabili che collega interi territori e poi dire no a qualche tratto urbano".
CronacaMandolesi boccia Viviamo Civitanova: "Percorsi più sicuri dentro la città per le due ruote"