Sparatoria a Macerata, i centri sociali snobbano i divieti. "Sabato manifesteremo"

Attesi in tanti da tutta Italia a manifestare "contro il razzismo, per l’antifascismo, per la democrazia", nonostante lo stop del ministro Minniti

Un rappresentante dei centri sociali

Un rappresentante dei centri sociali

Macerata, 8 gennaio 2018 - «Sabato tutti a Macerata contro il razzismo, per l’antifascismo, per la democrazia». È l’appello che lanciano i centri sociali e i movimenti delle Marche contro il fascismo e il razzismo, che confermano la manifestazione di sabato pomeriggio, per la quale arriveranno pullman da ogni parte d’Italia. I centri sociali tirano dritto, nonostante il divieto della Prefettura e del ministro Marco Minniti e la richiesta del sindaco Romano Carancini che invitava tutti a sospendere almeno temporaneamente le manifestazioni.

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Le realtà di movimento delle Marche definiscono «gravissime e incredibili le parole del ministro dell’Interno. Il divieto dopo una tentata strage fascista di esprimere liberamente e pacificamente la propria indignazione è un atto che non ha precedenti nella storia della Repubblica».

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E sulla mancanza di adesione delle sigle Arci, Libera, Cgil, centri sociali e movimenti contro il razzismo e il fascismo sottolineano che «la base verrà, sappiamo per certo che verrà, indipendentemente da ciò che dice il vertice nazionale». Anche Forza Nuova avrebbe confermato la manifestazione di stasera, che originariamente doveva tenersi alle 20.30 in piazza Cesare Battisti. Luogo e ora non sono note.

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