Manzi nella direzione nazionale Pd "Emozionata, entro in punta di piedi"

La Schlein le ha affidato l’incarico di occuparsi di scuola, istruzione, infanzia e povertà educativa

Manzi nella direzione nazionale Pd  "Emozionata, entro in punta di piedi"

Manzi nella direzione nazionale Pd "Emozionata, entro in punta di piedi"

di Franco Veroli

Irene Manzi, 46 anni il prossimo 16 agosto, già vicesindaco di Macerata e assessore alla cultura, turismo e centro storico dal 2010 al 2013, deputata dal 2013 al 2018, eletta nuovamente lo scorso 25 settembre a Montecitorio, entra nella segreteria nazionale del Partito Democratico. E’ uno dei 21 nomi scelti ieri da Elly Schlein, con l’incarico di occuparsi di scuola, istruzione, infanzia e povertà educativa.

Onorevole quando ha saputo della nomina?

"Poco prima della ufficializzazione della nuova segreteria".

Che cosa ha provato?

"Mi ha suscitato una grande emozione. Far parte della segreteria nazionale del Pd è un grandissimo onore. E anche una grandissima responsabilità. Ringrazio Elly e tutte le persone che hanno concorso alla definizione della nuova segreteria per la fiducia".

Ora che è stata nominata porta con sé una specifica sensibilità?

"Il Pd è un partito plurale, con diverse sensibilità, che rappresentano la sua ricchezza, come più volte sottolineato dal presidente Stefano Bonaccini e dalla segretaria. C’è un confronto continuo. Poi, però, una volta ricevuto un incarico si indossa tutti la stessa casacca, quella del Pd, e si lavora tutti insieme".

Mi perdoni la battuta. E’ stato più facile entrare nella segreteria nazionale, che diventare segretaria regionale del Pd…. (La Manzi ride. Poi risponde, ndr)

"Diciamo che ogni percorso ha le sue difficoltà e le sue specificità. Uno non è andato in porto. Sono contenta del fatto che dovrò occuparmi di scuola, anche perché è un ambito nel quale sono impegnata da tempo".

Cioè?

"Nella precedente legislatura, dal 2013 al 2018, ho fatto parte della Commissione cultura, scienza e istruzione della Camerai, e sono stata chiamata nello stessa commissione, dopo la rielezione del 25 settembre. Giusto un anno fa, però, il 25 marzo, l’allora segretario Enrico Letta mi aveva affidato l’incarico di responsabile nazionale Scuola del Pd, nell’ambito del Dipartimento istruzione, università e ricerca guidato da Manuela Ghizzoni".

La scuola, una bella gatta da pelare.

"Le problematiche sono tante, a partire dalla dispersione scolastica, particolarmente accentuata al Sud, per affrontare la quale si è deciso di costituire un intergruppo parlamentare che elabori proposte condivise. E, poi, ci sono le fondamentali risorse del Pnrr. Ma le questioni aperte sono tante. E’ un incarico non semplice, che assumo con i piedi ben piantati per terra".

Con quale posizione nei confronti del Governo?

"Il voto che ha portato all’elezione di Elly Schlein ha suscitato grandi aspettative. La nostra è un’opposizione seria ed esigente, accompagnata però da proposte concrete per rispondere ai problemi degli italiani".