Marzetti dà voce agli anziani: "Il Comune pensi alla terza età"

Dall’alto della sua esperienza parla di ’disattenzione’ storica: "Ci sono 200 famiglie in lista d’attesa per Villa Letizia".

Marzetti dà voce agli anziani:  "Il Comune pensi alla terza età"

Marzetti dà voce agli anziani: "Il Comune pensi alla terza età"

di Giuliano Forani

"L’amministrazione ponga le basi per affrontare le vere emergenze della città". Lo chiede Sergio Marzetti, ex assessore comunale per più mandati. Punta il dito sulla “disattenzione” della politica verso la terza età e a dargliene lo spunto sono le preoccupazioni espresse dal ministro della Salute Orazio Schillaci. Il punctum dolens è il numero crescente della popolazione anziana e l’assenza di una programmazione per soddisfarne i bisogni. "A Civitanova – denuncia Marzetti – a dare la misura della vastità del problema, è una lista di attesa di 200 famiglie solo per Villa Letizia, ai quali vanno aggiunti gli anziani costretti a migrare in altri centri e il vasto numero che rimane in carico ai familiari. È al futuro che bisogna guardare e invece di tutto si parla tranne che della terza età, problema quasi completamente ignorato". Da qui l’invito a dare maggiore spazio alle cose serie. Per Marzetti la politica per la terza età è da anni la grande assente nei programmi delle amministrazioni, di quella attruale di centrodestra e di quella di centrosinistra. "Pochi anni fa – dice l’ex assessore – la giunta Ciarapica ha bocciata la proposta della Cooperativa 13 Maggio, che a Stella Maris avrebbe aperto una Rsa da 60-70 posti letto. A monte della bocciatura, la falsa promessa che la Rsa l’avrebbe realizzata con risorse pubbliche su un’area di sua proprietà. In precedenza la giunta Corvatta-Silenzi ha messo la parola fine alla trattativa per l’acquisto di Villa Conti avviata dalla giunta Massimo Mobili. Discorso colpevolmente chiuso. Non va meglio con il Ciarapica bis, che ignora la messa in vendita dell’ex ristorante Orso, come ignora la presenza nel centro città di un istituto Stella Maris che ha fatto la storia della città e sul quale pure si possono fare mille ipotesi in ordine all’utilizzo futuro".