Massi: "Sarò la seconda carica della città"

Il presidente del Consiglio comunale: il mio ruolo è più rilevante di un assessorato. Darò attenzione a scuola, sociale, cultura e decoro

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di Lucia Gentili

"Sarò un presidente del Consiglio che porrà l’attenzione su cultura, scuola, sociale e decoro urbano di Tolentino". E’ la promessa di Alessandro Massi, che spiega perché ha voluto questa carica e che sta lavorando a un aggiornamento dello statuto comunale.

Massi, considerando il numero di preferenze, molti si aspettavano di vederla come vicesindaco. Come mai questa scelta?

"Ho proposto io al sindaco Sclavi e ai colleghi consiglieri di poter ricoprire questo importante ruolo, eccessivamente svilito con la precedente amministrazione, dove il Consiglio comunale è stato visto quasi come un fastidio. Noi abbiamo una visione opposta a quella del passato: il Consiglio comunale è l’organo fondamentale per la pianificazione e la programmazione delle attività amministrative a beneficio della città e il luogo del confronto. Il presidente del Consiglio è la seconda carica del Comune, garantisce unità, vicinanza ai cittadini e un essenziale ruolo di collegamento tra giunta e Consiglio, acquisendo una posizione di rilevanza ben superiore ad un assessore, impegnandosi, senza nascondersi come qualcuno crede, in moltissimi ambiti dell’amministrazione".

Che presidente del Consiglio comunale sarà?

"Svolgerò questo incarico con entusiasmo, consapevole che sarà necessario lavorare nella creazione di relazioni stabili tra la società civile e l’amministrazione. Sarà essenziale allacciare collaborazioni con il mondo dell’impresa, delle categorie professionali, dei sindacati e delle associazioni. Sarò una presenza assidua alle iniziative in città, in rappresentanza di tutto il Consiglio, cosa che prima non accadeva a causa di una palese violazione e stortura del protocollo istituzionale, laddove spesso partecipavano alle iniziative solamente sindaco e vicesindaco. Cosa appunto non prevista, se non nel caso di assenza dello stesso sindaco".

Su quali punti sta lavorando? "Su diversi aspetti regolamentari e su un aggiornamento dello statuto comunale, in relazione alle esigenze e alle istanze emerse negli ultimi tempi. Ho già avviato uno spazio di ascolto e ricevimento dei cittadini, sia in Comune che nella sede della mia lista, Tolentino Popolare. Sono a supporto del sindaco e della giunta per quanto riguarda la strategia verso la nuova organizzazione scolastica, per i progetti culturali dei prossimi mesi e per una migliore comprensione dello stato attuale, sia in termini economici che organizzativi, del nostro Comune".

Un commento sulla prima seduta? Anche la prossima si farà in piazza?

"Rimarrà scolpita nella mente di tutti i tolentinati per molto tempo e come tale deve rimanere un unicum, anche se spero possa ripetersi almeno una volta l’anno; per il resto torneremo a svolgere il Consiglio o al Politeama o alla sala riunioni Assm, in attesa di poter finalmente riaprire nel corso del nostro mandato quinquennale la sala del Consiglio nel Palazzo comunale. Sarò molto attento e intransigente a che il Consiglio comunale possa mantenere uno stile votato al rispetto reciproco, dovendo noi essere da esempio per tutti i cittadini, in particolare i giovani".