Massimo Bonfigli morto: "Esami per capire le cause"

Il funzionario della Provincia, 58 anni, aveva ricevuto la prima dose di vaccino il 7 giugno. Eseguita l’autopsia, domani il funerale

Massimo Bonfigli, 58 anni, era un geometra e funzionario della Provincia

Massimo Bonfigli, 58 anni, era un geometra e funzionario della Provincia

Mogliano (Macerata), 17 giugno 2021 - Ieri la salma del 58enne Massimo Bonfigli, geometra e funzionario del settore viabilità della Provincia, è stata riconsegnata ai familiari. Prima è stata effettuata l’autopsia all’ospedale regionale Torrette di Ancona, dove l’uomo era ricoverato quando è morto. All’esame ha partecipato anche il medico legale nominato dalla famiglia di Bonfigli.

Secondo le ricostruzioni fornite dalla famiglia, il funzionario, che avrebbe compiuto 59 anni ad ottobre, lunedì 7 giugno aveva ricevuto la prima dose di Pfizer. Nei giorni successivi è comparsa la febbre alta, fino a 39, in particolare giovedì 10 e venerdì 11. Lunedì 14 è stato accompagnato dai parenti al pronto soccorso di Macerata; lo stesso giorno è stato portato in rianimazione e l’altro ieri, martedì pomeriggio, è stato trasferito a Torrette per un problema epatico, tanto che era stata ventilata l’ipotesi di un trapianto del fegato. Ma purtroppo il cuore di Massimo ha cessato di battere mercoledì all’alba, intorno alle 6.

"Faremo le indagini necessarie per capire le cause di morte", aveva spiegato la direzione sanitaria di Ospedali Riuniti. Così ieri sono stati eseguiti dei prelievi per approfondire la vicenda; i campioni dovranno essere analizzati, quindi per ora non c’è un responso definitivo. Tra le ipotesi avanzate dopo il decesso, un’epatite fulminante. Ma adesso indagheranno anche su un’eventuale ipersensibilità sopravvenuta per gli antipiretici.

Resta il dolore da parte di un’intera comunità. Bonfigli lascia la mamma, due fratelli, una cognata e l’adorata nipotina, per la quale lui stravedeva. "Ringraziamo per il grande affetto ricevuto – affermano i familiari –. Abbiamo sentito la vicinanza da parte di tante persone". La camera ardente, presso la casa funeraria del cimitero di Mogliano, sarà allestita oggi dalle 11, mentre l’ultimo saluto (seguito dalle onoranze funebri Rossetti) si svolgerà domani alle 10 nella chiesa di San Gregorio Magno. La famiglia chiede, al posto dei fiori, opere di bene.

Centinaia i messaggi arrivati per il 58enne, dall’Avis comunale, direttivo e tutti i donatori, agli amici del Gruppo podistico, dagli studi tecnici a "Quelli del ‘62", che scrivono: "Un angelo è venuto a te Signore, dritto come una freccia. È Massimo, il nostro amico. Accoglilo tra le Tue braccia". Bonfigli era anche un donatore Avis, con più di cinquanta donazioni alle spalle, e uno sportivo, amante della bici e membro del Runner’s Club di Mogliano.

Lui sapeva farsi volere bene. Era discreto, ma sempre presente. "Massimo – gli scrive un concittadino – ci mancherai per la tua gentilezza, per le tue grandi capacità e la tua ironia. Grazie per la tua amicizia". "Una perdita insostituibile", è il pensiero comune.