Mattarella risponde alla lettera degli studenti

Scuola media Dante Alighieri, gli alunni della 2ªB hanno scritto delle riflessioni sulla tragedia di Cutro. "Presidente toccato dalle loro parole"

Mattarella risponde alla lettera degli studenti

Mattarella risponde alla lettera degli studenti

di Lucia Gentili

Gli alunni della 2^B, scuola media "Dante Alighieri" dell’istituto comprensivo "Don Bosco" di Tolentino, hanno scritto una lettera al capo dello Stato Sergio Mattarella. E ieri, quando è arrivata la telefonata da parte della segreteria della presidenza della Repubblica, è stata una "grandissima emozione". "Il presidente Mattarella si è detto colpito e profondamente toccato dalle parole dei nostri ragazzi – spiegano dalla scuola –. Ci ha ringraziato per la lettera che gli alunni della 2ªB della secondaria di primo grado Alighieri gli hanno inviato alcuni giorni fa, dopo aver riflettuto insieme ad alcuni dei loro insegnanti sulla tragedia avvenuta lungo le coste calabresi il 26 febbraio".

Questo il testo della lettera, datata 20 marzo e firmata da Agon, Alessandro, Alice, Arlind, Astou, Carolina, Daniele, Diletta, Dionis, Eleonora, Eliza, Federica, Gabriele, Ilaria, Linda, Margherita, Modou, Noemi, Pietro, Shaban, Somya, Vittoria. "Carissimo Signor Presidente, Le scriviamo perché siamo ancora molto scossi dalla terribile vicenda accaduta a Cutro, dove hanno perso la vita 87 persone (nel momento in cui Le stiamo scrivendo). Tra queste diversi nostri coetanei, ma anche bambini più piccoli: è una tragedia straziante, che ci ha fatto riflettere su quanto sia a volte determinante il posto in cui si nasce; noi ci sentiamo molto fortunati, nonostante abbiamo vissuto la recente pandemia e il precedente terremoto che nel 2016 ha colpito duramente il nostro territorio… Ma tutto questo non è paragonabile a ciò che è avvenuto il 26 febbraio scorso (e tante altre volte nei nostri mari). Ne abbiamo parlato molto in classe in questi giorni con i nostri professori, documentandoci e confrontando le rispettive opinioni. Al tempo stesso sono emerse le nostre emozioni, le nostre riflessioni. Proprio ieri è stata la Festa del papà e il nostro pensiero è andato a quei genitori che improvvisamente hanno perso i loro figli e a quei figli che hanno perso i loro genitori. Ecco, Presidente, Lei è come uno di famiglia: un nonno speciale per noi, un papà per tutti gli italiani, anche quelli che pur essendo originari di altri Paesi sono venuti a vivere nel nostro. Certo, non è sempre facile, ci sono tanti problemi che noi non possiamo capire né tanto meno risolvere, ma una cosa la vediamo ogni giorno nella nostra classe: è possibile convivere in piena empatia tra compagni dalle più svariate provenienze, con amicizia e rispetto reciproco. Noi non sappiamo proporre soluzioni, ma vogliamo condividere questo nostro esempio di unione e accoglienza, augurandoci che possa essere un piccolo messaggio di speranza che, come una lettera in una bottiglia, arrivi a Lei, ma anche a tutta l’Italia, l’Europa, il mondo intero: una bottiglia che possa galleggiare in un mare finalmente sereno e non più così angosciante per chiunque lo attraversi".