Maturità, tornano gli scritti "Un esame più completo"

Domani prendono il via gli esami di Stato, ritorno alle origini dopo il Covid. I dirigenti alla vigilia della prova di italiano: "Sarà garantito il distanziamento"

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di Marta Palazzini

"Con il ritorno degli scritti sarà un esame più completo". Domani cominceranno gli esami di Maturità per 3.015 studenti della provincia: 2.973 interni e 42 esterni (i cosiddetti privatisti); dopo due anni, torneranno le prove scritte, quella di italiano, che sarà ministeriale, insieme alla seconda invece che sarà basata sulla materia di indirizzo del proprio istituto (chi dovrà affrontare una prova di latino, chi di matematica, ecc.). Gli studenti avevano dimostrato il loro forte dissenso nei confronti di questa decisione, scendendo in tante piazze italiane, perché ritengono che un esame di Maturità come questo sia impossibile da affrontare da parte di chi è stato pochissimo a scuola (tranne nell’ultimo anno); i dirigenti scolastici, da parte loro, hanno sempre ribadito però che la preparazione non è mai mancata e che questa Maturità "valuterà di più il percorso dello studente".

"Tutti i presidenti di commissione oggi (ieri, ndr) sono andati nelle sedi assegnate e hanno conosciuto le commissioni interne – ha detto il preside del liceo artistico, Claudio Mengoni–. Mercoledì ci sarà la prima prova scritta e giovedì la seconda. Gli orali sono un po’ cambiati, sono molto simili a quelli pre Covid: si parte da un documento elaborato dal consiglio di classe, una traccia dove i ragazzi possono spaziare su diversi argomenti e su tutte le discipline; una parte della prova orale dovrà essere dedicata alla loro esperienza di alternanza, e un’altra parte all’educazione civica". Anche sul fronte Covid, sarà un esame quasi normale, con le mascherine non obbligatorie, ma non mancherà comunque l’attenzione al distanziamento. "Le mascherine non sono più obbligatorie, nella mia scuola ho previsto il distanziamento, degli ambienti ampi – aggiunge Mengoni –. Il Covid ancora circola molto, per questo il ministero ha previsto una sezione suppletiva nel caso ci fossero studenti impossibilitati: una è prevista il 78 luglio, poi ce ne sarà un’altra a settembre". "Dal punto di vista del Covid c’è stato un alleggerimento delle procedura – ha aggiunto Roberta Ciampechini, dirigente dello Scientifico e di Ragioneria –. La novità è il ritorno delle prove scritte; dopo due anni di Covid so che i ragazzi speravano in una prova diversa: il tema di italiano costituisce la prova di Maturità da anni, è un ritorno a quello che era l’esame tre anni fa, e ha pure un certo peso (15 punti). Bisogna dire però che ha molta importanza anche il credito scolastico, il percorso ha il suo valore: io credo che sia una Maturità che testa la preparazione degli studenti in modo più ampio, il solo orale costituiva un aiuto per qualche ragazzo, ma ne penalizzava altri; il fatto di potersi esprimere attraverso tutti i canali istituzionali è un punto a favore per loro. Non è un esame più difficile, è solo più completo: i ragazzi avranno i loro timori, ma la commissione è composta anche da docenti interni, si andrà a valorizzare il percorso e la persona".